Dopo aver raccolto due punti nelle ultime tre partite, il Milan di Stefano Pioli affronterà il Genoa - match valido per la 35esima giornata di Serie A - a San Siro per cercare di mantenere la seconda posizione in campionato. L'allenatore dei rossoneri è intervenuto quindi in conferenza stampa per presentare la partita.
Milan, le parole di Pioli in conferenza stampa
L'allenatore del club rossonero ha esordito così in conferenza stampa: "Ci deve essere la volontà di giocare la miglior partita possibile e di vincere la partita. Il secondo posto ancora non lo abbiamo conquistato del tutto. Non deve essere complicato il mio compito: mancano 4 partite e noi dobbiamo lavorare all'interno. Abbiamo un grande senso di responsabilità, poi quello che sarà il futuro lo vedremo a fine campionato. Io accostato al Napoli? Nessun pensiero, a fine campionato incontrerò il club".
Stefano Pioli ha poi proseguito: "Abbiamo l'occasione di dimostrare che siamo un gruppo serio e responsabile. Dobbiamo onorare una maglia importante e il nostro lavoro non è finito qui. Non possiamo cambiare il passato ma possiamo fare bene nel nostro presente. Il rapporto con i dirigenti è sempre stato buono e lo sarà anche quando ci incontreremo. Avete aspettato tanto e potete aspettare ancora un po' per parlare del futuro. La cosa reale è che abbiamo ancora 4 partite e ho un anno di contratto. Okafor? Giocatore forte, a gara in corso soluzione importante. Domani giocheranno Chukwueze, Pulisic, Leao e Giroud. Kalulu e Pobega sono convocati. Il Genoa? Loro sono una squadra che sa coprire bene gli spazi. Dovremo essere molto compatti".
Sul suo percorso al Milan: "Io nella storia del Milan? Ci sono perché ho allenato questa squadra così importante. Dentro queste 5 stagioni ci saranno numeri positivi ma anche negativi. Consigli a Gilardino e De Rossi? A Daniele auguro di mantenere questa lucidità e questa correttezza nelle valutazioni e nei giudizi. Sono ragazzi intelligenti e per questo posso solo dirgli di essere sé stessi per essere credibili. Poi ognuno ha il suo carattere e il suo modo di porsi".
L'allenatore ha concluso: "So che farete fatica a credermi ma non sto pensando al mio futuro. Fino al 26 maggio sono concentrato su quello che dobbiamo fare. Chukwueze? Sarà un mese importante per tutti i giocatori. Domani lui giocherà e sta bene. L'eliminazione con la Roma ha fatto male, ma dobbiamo comunque finire bene il campionato. Quando alleni un grande club come il Milan, non c'è una via di mezzo: sono stato elogiato e tanto e criticato lo stesso. In questi quasi 5 anni i nostri tifosi sono stati un valore aggiunto: ci hanno sostenuto soprattutto nei momenti difficili. Hanno preso questa posizione e vanno rispettati. In questi anni sono tornato tante volte a casa con il cuore pieno di gioia e gratificazione per quello che mi hanno dato i tifosi, ora ho anche sofferto tanto. Nell'amore è normale ci siano degli eccessi. Tutto quello che posso dire è che meritiamo di finire bene la stagione: è quello che ho detto al gruppo. Poi ci sono le cose positive e negative. Il potenziale di questa squadra è importante e credo che possa dare ancora molto".