Giornata probabilmente decisiva per il futuro del Milan. La società rossonera si è presentata presso la sede UEFA di Nyon per discutere della situazione relativa alle sanzioni legate al Financial Fair Play, con la possibilità sempre più concreta di un'esclusione dalle coppe europee nella prossima stagione.
Un incontro durato 2 ore e 10' quello tra i rappresentanti dell'UEFA e gli esponenti del club rossonero, tra i quali anche l'ad Marco Fassone. Il Milan ha parlato delle proprie motivazioni, c'è stato un contraddittorio e si attende la sentenza prima del weekend, probabilmente tra giovedì e venerdì. Non c'è grande ottimismo: si va verso l'esclusione dalle coppe, con il Milan che con ogni probabilità farà ricorso al TAS di Losanna.
Dopo l'incontro di Nyon l'amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha analizzato la situazione ai microfoni di Sky Sport: "Ho imparato a non esprimere sensazioni - ha detto il dirigente rossonero -, abbiamo argomentato tutte le nostre tesi che avevamo già espresso per iscritto, c'è stato un bel contraddittorio, ho il sentimento che quantomeno siamo stati ascoltati, adesso attendiamo la decisione. Noi chiediamo che il club sia valutato in coerenza con le decisioni prese in periodo di Financial Fair Play. Sembra che il nostro caso sia trattato in maniera differente rispetto ad altri. Non ci è stato detto quando sarà presa la decisione, che immagino sarà abbastanza veloce, ma non abbiamo avuto altri riferimenti da parte del presidente. Lasciamo adesso il tempo per valutare bene le nostre memorie e eventualmente decideremo dopo".
"Se la decisione dovesse essere valutata da noi eccessivamente penalizzante - ha proseguito Fassone -, la strada dell'appello è possibile. Il mercato? Mirabelli sta lavorando dietro le quinte, le sentenze possono semplicemente modificare la disponibilità di budget che abbiamo. Sul mercato abbiamo un piano A e un piano B, quindi non ci faremo trovare impreparati".