La storia di calciomercato tra Jérémy Mathieu e il Barcellona poteva andare in maniera completamente differente. L'ex difensore francese, nel 2014, era capitano del Valencia e alla sua porta avevano bussato i blaugrana: "Non volevo andare al Barça, ero contento al Valencia e mi sono chiesto: ha senso andare a scaldare la panchina del Barcellona?" ha raccontato Mathieu in un'intervista all'Equipe.
Il contratto
Poi continua spiegando: "Quando ho ricevuto il contratto che mi offriva il Barcellona, ne ho scritto uno nuovo che era a metà tra quello che mi offriva il Barcellona e quello che guadagnavo al Valencia. Ho mostrato questo contratto falso al direttore sportivo dicendogli che per quelle cifre sarei rimasto e lui disse che non ci sarebbero stati problemi". E invece i problemi ci sono stati: "Abbiamo convocato il presidente che ha rifiutato. Il ds non poteva crederci, io ho strappato il foglio e gli ho detto: 'Allora vado al Barcellona'. Ho capito che non contavano su di me".
Il Barcellona
La sua avventura in blaugrana non è mai decollata come era successo a Valencia. Mathieu ha raccontato anche di un autogol nel 2016 contro il Villareal come uno dei momenti peggiori: "In un angolo non vedo arrivare la palla, mi rimbalza sul petto e va in porta. Poi tutti i giornalisti spagnoli mi hanno distrutto, come se l'avessi fatto apposta".
Quel tentativo del Milan
Non è l'unica storia di mercato che Mathieu ha raccontato. Nell'intervista ha svelato che da ragazzino - quando giocava ancora per il Sochaux - era stato anche cercato dal Milan, ma alla fine rifiutò: "Quando avevo 16 anni mi voleva il Milan. Jean Fernandez (tra il 1999 e il 2002 allenatore del Sochaux, ndr) mi ha convinto a non andare dicendomi: 'Se ci vai, sei morto ... non sei abbastanza forte mentalmente in questo momento', aveva ragione". Così Mathieu è rimasto al Sochaux e da lì pian piano si è affermato. Un anno fa il ritiro dal calcio dopo tre stagioni allo Sporting Lisbona dove ha avuto diversi problemi fisici.