“Protagonisti di un sogno chiamato playoff”. Così recita uno striscione allo stadio Hevia Recina di Macerata, la casa del Matelica. Oggi il sogno di mettere in fila la terza vittoria consecutiva nei playoff di Serie C, si è interrotto sul più bello. Il Renate di Aimo Diana infatti ha avuto la forza di riprenderla al minuto numero 87: 1-1 finale e tutto rimandato a mercoledì, dove in casa nerazzurra andrà in scena la gara di ritorno del 1° turno nazionale dei playoff, decisiva per il passaggio del turno.
Testa, grinta e cuore. Il Matelica è una squadra che sa sia giocare a calcio, ma anche soffrire quando serve. Corta, compatta, unita. “Tutti insieme andiamoci a prendere il nostro sogno” si sente delle tribune di casa. Un sogno coltivato giorno dopo giorno, portato avanti con la testa giusta. Poca pressione, tanta ambizione. Tutti insieme, passo dopo passo.
Il Matelica c’è e non ha voglia di svegliarsi. I biancorossi, alla prima storica partecipazione in Serie C, stanno disputando un campionato che va oltre ogni possibile aspettativa. Un paese di 9.443 abitanti in provincia di Macerata sogna grazie al calcio e ai suoi ragazzi. Organizzazione e lavoro, grazie al grande lavoro del Presidente Canil e del direttore sportivo Micciola.
Artefice del capolavoro biancorosso è l’allenatore Giuseppe Colavitto, capace di dare un’identità precisa alla squadra. Oltre alla consapevolezza di potersela giocare con tutti, a viso aperto e senza paura. Anche contro il Renate terzo in classifica nel Girone A. Nonostante le numerose assenze per Covid, 6 giocatori tra i quali Magri (difensore centrale in gol contro il Cesena nell’ultima gara) e Vitali (portiere protagonista in entrambe le partite dei playoff contro Sambenedettese e Cesena), la squadra non ha rinunciato mai alla costruzione palla a terra.
La forza è il gruppo, anche se non mancano le individualità: da capitan De Santis in difesa, alla tecnica di Balestrero e Pizzutelli, fino ai gol di Volpicelli e Leonetti (oggi squalificato). Mercoledì in casa del Renate ci sarà la sfida decisiva per il passaggio al turno successivo, con i biancorossi obbligati a vincere per qualificarsi. La squadra sarà spinta da un’intera città, l’unica regola è non smettere di sognare.
di Lorenzo Cascini