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Aubameyang, il legame con l’Italia e il Vélodrome: Marsiglia, “Droit au but”

L’analisi della stagione vissuta fino ad ora dal club francese, prossimo avversario dell’Atalanta nelle semifinali di UEL

Il pubblico più caldo di Francia, un bomber ritrovato. L’Europa come occasione per salvare una stagione, un allenatore arrivato “per caso” alla ricerca di una rivincita personale. Stiamo parlando del Marsiglia, prossimo avversario dell’Atalanta nella semifinale di Europa League. Una stagione controversa con delle prestazioni paradossali: se in Ligue 1 i risultati faticano ad arrivare, in Europa il club francese torna tra le migliori quattro della competizione, sei anni dopo l’ultima volta. “Droit au but” (“Dritto in porta”), la filosofia e il motto di un club che vuole tornare tra le grandi d’Europa. 

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Una passione travolgente

Vivere (e morire) per il Marsiglia, non c’è altra strada. Per le strade della città si respira un clima di passione travolgente, ineguagliabile per certi versi in Francia. Che sia vittoria o sconfitta, successo o retrocessione al Vélodrome è impossibile trovare un seggiolino vuoto, né in tribuna né tantomeno in curva. Una tifoseria che vive la domenica come se fosse culto, cori e inno stampato sulla pelle. Marsiglia è la città (e la squadra) del tutto o niente, in cui si passa dall’euforia generale al dramma totale. Non ci sono vie di mezzo: la pressione è tanta – forse troppa – a volte ingiustificata ma forse il bello sta proprio in questo. Nessun fanatismo o esagerazione: la vera forza dell’OM risiede nel cuore del Vélodrome e dei tifosi. 

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Ligue 1 e UEL, due stagioni in parallelo

Nona posizione in campionato ma tra le migliori quattro in Europa League, questo il paradosso del Marsiglia. Per l’ultima semifinale europea dobbiamo tornare indietro alla stagione 2017/2018 quando l’OM perse la finale a Lione contro l’Atletico Madrid.

Errori di strategia e di valutazione nel mercato estivo e tre allenatori diversi non hanno di certo agevolato il cammino in Ligue 1. Una società che dovrebbe puntare ogni anno a qualificarsi per la Champions, ora si ritrova a quattro punti di distanza dalla Conference League. Dicevamo di un ambiente tanto suggestivo quanto pretenzioso: ad oggi, la confusione di un progetto lasciato a metà ha dei problemi ben più profondi. L’ottimo cammino in Europa sta cambiando la narrativa di questo finale di stagione in cui si ragiona giorno per giorno, senza pensare troppo a quello che verrà.

La seconda vita di Aubameyang

In una rosa decimata da qualche infortunio di troppo e in cui lanciare i più giovani non è la priorità (almeno per ora), Pierre Emerick Aubameyang sta salvando la stagione del Marsiglia. All’età di 34 anni, l’ex Dortmund è il capocannoniere del club con 25 gol e dell’Europa League: dieci centri, l’unico in doppia cifra. Ed è forse dai suoi piedi, o meglio dai suoi scatti, che dipenderà il futuro di questo doppio confronto contro un’Atalanta compatta ma meno rapida del numero 10. Contro la difesa a tre dei bergamaschi, la velocità e il gioco in profondità dell’attaccante potrebbero risultare decisivi. Inaspettatamente efficace: eterno Auba. 

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La “rivincita” di Gasset

Immagina veder trionfare dal divano di casa la nazionale che ti ha esonerato nel corso dello stesso torneo. Chiedere a Jean-Louis Gasset, attuale allenatore dell’OM. Subentrato in corsa al posto di Gattuso, il 70enne ex Montpellier era stato cacciato dalla Costa D’Avorio nel corso dell’ultima Coppa d’Africa a causa dello scarso rendimento: virtualmente eliminati ma poi passati come miglior terza nella fase a girone, la nazionale ivoriana è riuscita a vincere la competizione. Ora, per Gasset l’opportunità di cancellare l’ultimo passo falso della sua carriera per riscriverne uno dal finale agrodolce. 

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Il legame con il campionato italiano

Correa, Veretout, Pau Lopez e Kondogbia sono solo alcuni dei calciatori che hanno giocato nella nostra Serie A prima di vestire la maglia dell’OM. Un fil rouge Italia-Francia anche in uscita se pensiamo a Guendouzi o Alexis Sanchez. E in panchina? Oltre al già citato Gattuso, non dimentichiamoci di Igor Tudor che nella passata stagione ha ottenuto il terzo posto in Ligue 1. Destino o casualità, nel cammino del Marsiglia ora l’Atalanta: l’Italia, ancora una volta, nei pensieri del club. 

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L’ultima opportunità di una stagione sofferta. L’Europa come l’Eden per il club francese. Dopo Shakhtar, Villarreal e Benfica, una tappa a Bergamo sognando Dublino.