Da bambino il pallone non gli interessava, ma con 3 fratelli maggiori che giocavano era difficile non appassionarsi. “Il calcio non mi piaceva, a scuola quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande rispondevo el bombero, il pompiere”, così Alexis Manyoma a Gianlucadimarzio.com, numero 10 della nazionale colombiana Sub-20 che giocherà il Sudamericano in casa. “Accompagnavo i miei fratelli agli allenamenti, poi mia mamma ha visto che piaceva anche a me e ho iniziato a giocare nell’escuelita Populares del barrio Villa San Marcos a Cali, dopo sono andato in un’altra chiamata Kyrios che faceva tornei anche a Medellin. Nel 2016 sono entrato nelle giovanili del Cortuluá, ma avevo fatto una prova anche in una squadra filiale dell’Atlético Nacional a Cali: mi chiamarono da entrambe, ma scelsi il Cortuluá perché più vicina a casa”.
Manyoma è nato a Puerto Tejada e cresciuto a Cali, per poi affermarsi nel club di Tuluá, stessa squadra di Yeferson Paz del Perugia e Devis Vasquez del Milan, in una città famosa per la produzione di panela nel cuore della Valle del Cauca. “Mio padre è rimasto a Puerto Tejada a lavorare con un moto taxi, insieme a mio fratello minore, mentre io ho seguito mia madre e gli altri tre fratelli che oggi vivono per conto proprio”. Mamma Leida è stata una figura fondamentale nel percorso di Alexis. “In casa ospitiamo due miei compagni e lei ha il compito di occuparsi di noi. C’è un accordo con il club che ci aiuta con gli alimenti”. E con lei ha vissuto una bella esperienza nel 2019. “Da testimonial Adidas mi hanno ospitato con mia mamma al Maracaná per assistere alla finale di Copa América tra Brasile e Perù, ma abbiamo avuto modo anche di conoscere la città”.
Quella non è stata l’unica esperienza all’estero per il classe 2003. Qualche mese più tardi ha giocato in Italia e ha visto una partita a San Siro. “Con il Cortuluá abbiamo giocato la Coppa Brianza. Ce la siamo giocata alla pari con Milan, Atalanta, Real Madrid…Quando ci dissero che avremmo giocato in Italia fu molto emozionante. Eravamo tesi prima del primo match, ma poi ci siamo abituati. Inoltre, siamo stati a vedere una partita dell’Inter a San Siro e ricordo i tifosi quando esultavano: credo ci fosse Lukaku e la gente gridava il suo nome”.
Mezzala offensiva, esterno o seconda punta, Manyoma ha esordito nel 2021 nella finale playoff contro il Deportes Quindio e da lì ha collezionato 5 gol in 49 presenze con Los Paneleros, oltre ad aver ben impressionato al Torneo di Tolone lo scorso aprile. “La rete più bella sin qui è stata contro l’Union Magdalena, quando ho superato il portiere e ho appoggiato il pallone col sinistro. Sono un giocatore tecnico e mi piace fare giocate veloci per anticipare l’avversario, posso giocare sulla fascia, ma il meglio lo do nella zona centrale. L’aspetto che devo migliorare è la fase difensiva. Il mio idolo da bambino era Cristiano Ronaldo, lo seguivo sempre al Real Madrid, ora nella mia posizione mi piacciono Messi, James e Juanfer Quintero: giocatori molto tecnici che fanno passaggi filtranti molto buoni”.
⭐ Alexis Castillo Manyoma (03) vs Unión Magdalena:pic.twitter.com/s6f4uNo9D6
— Colombia Analytics (@Colanalytics) March 19, 2022
Lo scorso 23 dicembre, l’Independiente Santa Fe ha annunciato l’arrivo in prestito di Manyoma. “Giocherò per la prima volta la Copa Sudamericana e spero di far bene, voglio crescere giorno dopo giorno. È un club che mi è sempre piaciuto, ricordo che ci giocava Omar Perez (Numero 10 argentino cresciuto all’ombra di Riquelme al Boca Juniors)”. Ma nell’accordo con l’Expreso Rojo c’è una clausola che prevede la possibilità di lasciare la squadra dopo il Sudamericano Sub-20 nel caso in cui arrivi un’offerta importante dall’estero. “Da 2 anni ho terminato la scuola e ora sto studiando inglese. Mi piacerebbe giocare nel Manchester United o nel Milan. Voglio fare un bel Sudamericano e andare in nazionale maggiore. Il mio sogno è vincere il mondiale, anche con la Sub-20, e giocare in un top club europeo”. Qualche anno fa sognava di spengere gli incendi, ora alimenta la speranza del popolo colombiano con il 10 sulla schiena.