Mancini: “Anticipare il rinnovamento era impossibile. Proveremo a vincere il Mondiale 2026”
Le parole di Mancini e Tonali alla vigilia di Inghilterra-Italia di Nations League
Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Nations League che vedrà opposte la nazionale inglese e quella italiana al Molineux Stadium di Wolverhampton. Il commissario tecnico ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in compagnia del centrocampista rossonero Sandro Tonali.
Mancini ha esordito anticipando i temi del match di domani: “Sarà una partita dura, come tutte le gare contro l’Inghilterra. Non abbiamo ancora deciso chi giocherà domani, vedremo dopo l’allenamento di stasera“.
La conferenza stampa di Mancini
Successivamente Mancini si è soffermato ulteriormente sulle scelte di formazione: “Se potessimo riuscire a non stravolgere tutto sarebbe meglio. Faccio un esempio: Cristante ha giocato due partite in quattro giorni e ce n’è un’altra fra tre giorni. Lì in quel ruolo non abbiamo molte scelte, oltre a lui solo Esposito e forse Locatelli“. Interrogato su possibili ritardi nella “rifondazione” della Nazionale post-Euro, Mancini è stato categorico: “Anticipare il rinnovamento era impossibile. Noi abbiamo vinto l’Europeo ed esattamente dopo un mese e mezzo abbiamo iniziato a giocare. Quella era la squadra che aveva anche iniziato le qualificazioni per i Mondiali, e a parte Chiellini e Bonucci sono tutti ragazzi sotto i 30 anni. Non avevamo in campo giocatori con più di 32-33 anni, erano tutti giocatori di 27-28 anni“.
Mancini è stato interrogato anche sulla possibilità che per l’Inghilterra quella di domani abbia il valore di una rivincita: “Potrebbe anche essere, ma è una gara diversa. Poi si gioca qui, dove usualmente non gioca la Nazionale, e inoltre a porte chiuse“. Mancini conferma il suo ottimismo sul futuro: “Questi ragazzi con un po’ di quelli dell’Europeo secondo me fanno una bella squadra, potremmo vincere il Mondiale 2026“. Infine, una news di formazione: “Scamacca dovrebbe essere il centravanti“.
Mancini è successivamente intervenuto in diretta a Sky Sport 24: “Penso che le vittorie dell’Italia in Inghilterra rimangano nella storia, anche perché non sono molte: c’è quella del gol di Capello, quella del gol di Zola… e poi la nostra: a Wembley, contro l’Inghilterra, in finale di un campionato d’Europa dopo 50 anni…“. Mancini ha poi commentato nuovamente la questione del rinnovamento: “Bisogna avere grande rispetto per i campioni d’Europa, che hanno vinto con grande merito: non è stato solo quel mese in cui è andato tutto bene, per tre anni e mezzo non abbiamo mai perso giocando un grande calcio. Molti di quei ragazzi sono giovani, e sono a casa solo perché hanno avuto due anni veramente faticosi. Questo ci dà la possibilità di creare un bel mix, una Nazionale che può fare grandi cose. I giovani? Faccio l’esempio di Tonali, che ha debuttato con noi tempo fa, e non è alle prime armi. Ci sono ragazzi che giocano in A da qualche anno, e possono dare soddisfazioni all’Italia. Se lo capiscono non penso ci saranno grandi problemi. Servirà del tempo ma penso sia tutto normale”.
Inghilterra-Italia, le parole di Sandro Tonali a Sky
Tonali ha parlato anche in diretta a Sky Sport 24: “Sono state per me due estati completamente diverse: questa non l’ho ancora finita come calciatore e non l’ho iniziata come vacanze. Ancora per un po’ dovremo mantenere la testa al posto giusto, con la concentrazione giusta per le prossime partite. Il calcio è strano: tocca a noi giovani, in questo momento, dimostrare che la solita storiella che non siamo pronti non è vera. Dobbiamo giocare, nel club e in Nazionale, e appena arriva l’opportunità dobbiamo far vedere a tutti quello che sappiamo fare“. Tonali ha poi commentato il lavoro di questi mesi in maglia azzurra: “Ora dobbiamo essere ancora più gruppo: quando le cose vanno bene, è facile andare avanti, ma adesso che sono arrivate delle difficoltà bisogna essere compatti. Non esserci qualificati a un altro Mondiale è difficile: dobbiamo far vedere che non siamo divisi, come alcuni dicono. Da club a Nazionale cambia il mio modo di giocare, ma non il gioco: noi cerchiamo di dare il cento per cento, o addirittura il 110, perché è quanto serve per il gruppo“.