DI GENNARO ARPAIA
Non è il miglior momento possibile per affrontare il Liverpool, che in Premier agli avversari sta lasciando solo le briciole. All'andata contro il Napoli è uscito dal San Paolo a mani vuote. Sembra passata un'eternità dai gol di Mertens e Llorente, ma in realtà parliamo di poco più di due mesi fa. Oggi gli azzurri sono in crisi, non vincono da sei partite e pensano ai colpi del futuro. In Serie A sono fuori dalla lotta scudetto, mentre in Europa basta un ultimo passo per agguantare gli ottavi.
“Lo stato d’animo ora è legato alla consapevolezza che non stiamo facendo bene - ha spiegato Carlo Ancelotti nella conferenza stampa pre Anfield, laddove è tornato a parlare dopo il silenzio stampa iniziato lo scorso 4 novembre - la partita di domani (da cui Insigne è costretto a stare fuori) richiede massima attenzione per poter raggiungere il primo obiettivo stagionale. Stavolta non siamo all’ultima spiaggia, abbiamo un’altra gara per poterci qualificare. La squadra sa che deve fare meglio di così, lo so anche io, siamo tutti coinvolti per trovare una soluzione ai problemi. Fin qui in Champions abbiamo espresso il nostro potenziale, in campionato non abbiamo avuto continuità. Siamo dispiaciuti, ma carichi”
"Grande unità"
In casa Napoli manca tranquillità dopo la decisione da parte dello spogliatoio di non rispettare il ritiro imposto dal presidente De Laurentiis. Tuttavia Ancelotti non fa drammi, anzi: "I momenti delicati ci sono sempre stati, questo è uno di questi e se ne esce tutti insieme. Nonostante le chiacchiere, c'è unità d'intenti tra squadra, società ed allenatore e prima o poi ne usciremo".
Si parla anche degli assenti. “I giocatori qui con noi sono tutti disponibili. Insigne ieri ha provato, ma aveva fastidio al gomito. Evitiamo illazioni, avrebbe giocato volentieri, ma non ha recuperato dall’infortunio. Fabián sta abbastanza bene, anche Mario Rui, li valuterò in queste ore".
A San Siro con il Milan è arrivato un altro pareggio. Niente reazione dunque: “A Milano ho visto una squadra frenata dai suoi problemi, con timore e preoccupazioni. Se lo saremo domani, sarà un problema. Ma è una partita così bella ed importante che può dare la svolta a questa stagione. Ci è mancata qualità nel gioco”, ha continuato Ancelotti.
"Mai pensato alle dimissioni"
Tante difficoltà, mai tuttavia l'idea di alzare bandiera bianca. Così come mai il club ha pensato ad Allegri per rimpiazzarlo: "Dimissioni? Ci si può pensare quando manca la fiducia delle persone con cui lavori, società o calciatori. In trent’anni di carriera non mi è mai capitato e non è successo nemmeno qui. La squadra uscirà da questo momento". Intanto Ancelotti si gode i complimenti di Klopp: "È uno dei pochi da cui prenderei consigli volentieri. Lui ci conosce bene, sa che non gli renderemo la vita facile. Giocare ad Anfield non capita tutti i giorni, vogliamo gustarci la partita”.