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Coronavirus, le notizie dal mondo di domenica 19 aprile 2020
Coronavirus, le notizie sul calcio estero
23:00 – Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto in diretta a Che Tempo Che Fa, dove ha risposto alle domande di Fabio Fazio riguardo alla ripresa dei campionati: "Dobbiamo mettere insieme opportunità e speranza. Sappiamo che abbiamo tempo, perché a giugno spero che l'Italia attraversi un momento migliore, e sappiamo benissimo cosa potrebbe accadere dal punto di vista legale qualora si dovesse cancellare tutto. Se fosse il governo a prendersi questa responsabilità? Personalmente l'accetterei con più sollievo, non voglio essere io il becchino del calcio italiano. Sto reggendo in maniera quasi isolata questa mia battaglia. Il calcio italiano non vive separata da altre istituzioni internazionali. Perché parliamo solo di calcio e non di altro sport? Non c'è nessuna violazione da parte di una istituzione, il calcio, che ha un grande impatto sociale e sanitario. Il calcio muove 5 miliardi di euro. Se non riparte avrà un grande impatto negativo sul paese. Esiste un protocollo inviato al Ministro Spadafora e al Ministro Speranza, esiste un Comitato tecnico e scientifico che lo dovrà valutare. Per eventuali tamponi e test ci sono aziende disponibili".
16.30 – Con un comunicato ufficiale, la Lega di Serie B ha criticato le recenti proposte della Lega Pro, ritenendole in contrasto con lo spirito di squadra del calcio italiano. Questo il contenuto della nota.
La Lega Serie B ha appreso dagli organi di stampa della convocazione di un’assemblea, da parte della Lega Pro, che dovrebbe ratificare le proposte formulate dal proprio Consiglio direttivo in ordine agli sviluppi di questa stagione calcistica così complicata. In primo luogo sotto il profilo formale stupisce il metodo adottato dal presidente Ghirelli, il quale non ha mai coinvolto nella riflessione le altre componenti federali, né ha adottato un pur minimo grado di condivisione circa quanto la Lega Pro si apprestava a proporre. Si tratta di un segnale in evidente contrasto con quello “spirito di squadra” che invece è assolutamente necessario perseguire in un momento così delicato per tutto il calcio italiano, senza considerare peraltro come le proposte formulate coinvolgono direttamente sia il campionato di Serie B che quello di Serie D, circostanza che evidenzia il mancato rispetto dei ruoli istituzionali nei confronti dei presidenti Sibilia e Balata.
In secondo luogo, sotto il profilo sostanziale, le proposte avanzate dalla Lega Pro appaiono totalmente non condivisibili e irricevibili. Ci si riferisce sia alla scelta di interrompere la disputa del campionato in modo unilaterale, in un momento in cui il calcio italiano sta tentando la ripresa, sia ai meccanismi di passaggio di categoria, dove l’idea di procedere a un sorteggio per individuare la quarta società da promuovere in Serie B appare alquanto fantasiosa oltre che sconosciuta nel nostro sistema professionistico, e dunque una prospettiva che non può essere contemplata neppure in astratto.
‘Bisogna infine rilevare – dice il presidente Mauro Balata – in un’ottica più generale, come oggi più che mai occorra individuare percorsi di riforma condivisi, volti a supportare nell’immediato le società per superare la crisi contingente, e che siano proiettati a garantire una nuova oramai ineludibile stabilità di sistema nell’ottica di una reale sostenibilità. Senza alcun intento polemico, si ritiene in ogni caso necessario l’autorevole e urgente intervento del Presidente Federale, vista anche la preannunciata celebrazione delle seduta assembleare della Lega Pro del 4 maggio, affinché venga tutelato e affermato il valore delle regole e preservate le ragioni di tutte le componenti, riconducendo il tema nella sede federale deputata’.
La Lega Serie B, pur auspicando la necessità di un’unità di azioni e di visione di tutto il sistema calcistico italiano, in armonia con la FIGC, si farà parte attiva e vigile nel preservare i diritti delle proprie associate, assumendo tutte le iniziative che dovessero rendersi opportune.
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14.00 Con riferimento alle notizie diffuse dagli organi d’informazione riguardo ad una sospensione definitiva del campionato di Serie C e, soprattutto ad un ipotizzato meccanismo di blocco di retrocessioni e di ripescaggi, la Lega Nazionale Dilettanti prende posizione con il suo numero uno Cosimo Sibilia e vicepresidente vicario della FIGC: "È una proposta che non è stata concordata né preventivamente illustrata dal presidente della stessa Lega Pro alle altre componenti federali direttamente interessate. Ovviamente ogni modifica regolamentare sulla specifica materia deve essere valutata dal Consiglio Federale della FIGC e, sul punto, la LND intende sin da ora chiarire che nessuna soluzione penalizzante per le Società che militano nel Campionato di serie D e, di riflesso, nei Campionati di Eccellenza potrà essere approvata e trovare l'adesione dei Dilettanti. Risulta evidente, in ogni caso, che proprio in momenti di particolare difficoltà, come quelli che stiamo vivendo, sarebbe necessaria una condivisione di sistema e un preventivo confronto nella sede più idonea, che resta la FIGC e il suo organo direttivo. Stupisce, inoltre, che nel mentre si evidenzia una situazione di crisi che attraversa il mondo professionistico, si propongano soluzioni che non solo non tengono conto dell'attuale format ma che, in contraddizione con l'accertata problematica della sostenibilità di un numero elevato di società della sfera professionistica, soprattutto in Serie C, addirittura ne preveda un aumento. La LND é certa che il Presidente Federale Gravina, che anche pubblicamente ha sottolineato l'esigenza di agire unitariamente per il bene del calcio italiano, sia di vertice che di base, saprà evitare fughe in avanti da parte di singole componenti” .
Ore 12.00 – Il Milan è favorevole alla ripresa del campionato di Serie A, lo ha ammesso il presidente Scaroni all'ANSA: "La ripresa della stagione calcistica viene decisa dagli sviluppi della pandemia e, in funzione di questo, dalle autorità. Il Milan è una società di calcio, la cui vocazione primaria è giocare a calcio. Se ci sono i presupposti di sicurezza e salute, siamo a favore della ripresa della stagione sportiva".