Partiamo dal dato. La Lazio è la squadra che ha guadagnato più punti (20) da situazione di svantaggio nei top-5 campionati europei nel corso del 2020. Opta ce lo ricorda, Lazio-Inter serve a mostrarci i motivi. All’Olimpico la squadra di Inzaghi non molla mai, lotta e scalda anche i pochi tifosi presenti che soffrono fino alla fine. "Abbiamo avuto un cuore grandissimo", ammette l'allenatore biancoceleste.
Il piacentino è uno spettacolo in sé all’interno della partita: telecomanda la squadra, corre con lei lungo la fascia, si dispera sull’espulsione di Immobile, si agita di continuo e cambia idea sulle sostituzioni più volte. Alla fine esulta e si tiene stretto il punto guadagnato. Un pareggio raggiunto nel momento più difficile, con l’Inter in pieno controllo della gara e due volte vicina al raddoppio prima dell’1-1.
Sempre Milinkovic
Ci ha pensato Milinkovic, ancora decisivo contro i nerazzurri. Aveva segnato nella stessa porta a febbraio, sembra una vita fa. Il Covid non aveva ancora sconvolto le nostre vite, allo stadio non c’era neanche un posto libero e la Lazio sognava lo Scudetto, poi spazzato definitivamente via dalla lunga pausa e la rosa troppo corta per giocare ogni tre giorni. Oggi gli equilibri in Serie A sono un po’ cambiati, ma il centrocampista serbo quando vede nerazzurro ricorda perché Lotito negli ultimi anni non ha ancora ceduto a nessuna offerta per lui.
Altro sguardo al passato e altro precedente: il gigante di Inzaghi decise anche la sfida di San Siro del marzo 2019. Il gol? Quasi uguale: cross da sinistra di Luis Alberto, Sergej salta su Brozovic e da pochi passi infila Handanovic. All’Olimpico cambiano solo gli altri protagonisti: il traversone è di Acerbi, la marcatura leggera di Perisic. L’attore principale invece è sempre l’ex Genk, al gol numero 40 nella sua avventura romana.
E proprio Brozovic nei minuti finali per poco non ha regalato a Conte un successo pesante. Un palo su deviazione che ha cambiato le sorti di un pomeriggio che per l’Inter era iniziato nel migliore dei modi. Merito di Lautaro Martinez che, dopo un’estate all’insegna del mercato è ripartito fortissimo. Tre gol nelle prime tre gare: non più solo un lavoro di supporto a Lukaku, ma anche le reti.
Oltre l’emergenza
In una partita con tanti colpi di scena e due espulsioni a segnarne l’andamento, il gol di Milinkovic ha cambiato però l’inerzia e restituito alla squadra di Inzaghi lo spirito battagliero che aveva contraddistinto la scorsa stagione. Neanche l’emergenza ha fermato la Lazio. Out Luiz Felipe e Vavro in difesa, gli uomini nel reparto arretrato erano contati. E lo sono diventati ancor di più a gara in corso: prima il problema muscolare per Radu (già in dubbio alla vigilia) poi a pochi minuti dall’intervallo lo stop per Bastos, entrato proprio al posto del romeno, e anche per Marusic. Dietro nella ripresa si è adattato Parolo che di mestiere fa il centrocampista ma che in queste due settimane Inzaghi ha dovuto provare da libero.
A 35 anni si è attaccato a Lukaku e ha giocato un secondo tempo di assoluto sacrificio, ancora di più con la Lazio in dieci uomini per quasi venti minuti. Perché quello biancoceleste è un gruppo che nelle difficoltà si ritrova e Parolo ne è lo specchio. Ora Inzaghi attende la sosta e la possibilità di lavorare con i nuovi arrivati alla ripresa. Intanto può di nuovo 'ringraziare i ragazzi’ e godersi un’altra rimonta di un 2020 che comunque ricorderà.