Natale con l’esordio. Come il titolo di un film a lieto fine, una di quelle storie che iniziano da lontano. Da quando un bambino, che tifa Pisa da sempre, sognava di giocare per la sua squadra del cuore. Giulio Favale oggi ha 18 anni e sabato scorso ha vissuto la sua ‘prima’ in Serie B. Esordio contro lo Spezia all’Arena Garibaldi con il suo Pisa, come un regalo di Natale scartato nel pomeriggio della vigilia. Al 75’ la lavagna luminosa si alza: il suo numero, è il suo momento. Diciotto anni, 8 dei quali trascorsi proprio nel club toscano. Cresciuto nelle giovanili del Pisa, Favale gioca come terzino, pur nascendo attaccante. Nel corso degli anni infatti ha indietreggiato in campo fino a diventare un esterno di difesa in grado di giocare in una linea a quattro, o anche largo in un centrocampo a cinque. Il piede? Mancino.
Classe ’98 e nel settore giovanile nerazzurro da quando aveva 10 anni. Sempre e solo Pisa, da otto stagioni che l’hanno portato all’esordio con la prima squadra. Anche se sono già due anni che si allena con Gattuso, dalla scorsa stagione in Lega Pro a questa in B. Emozione, un sogno diventato realtà, e gratitudine. Quella nei confronti proprio di Gattuso che nella stessa giornata ha fatto esordire anche Samuele Birindelli. Più che un allenatore, per Favale è un maestro di calcio. Stima reciproca e tanta voglia di imparare, allenamento dopo allenamento. Complici anche alcune assenze, Gattuso però non rinuncia a lanciare i giovani e a tingere di ‘green’ la sua squadra. Favale, per esempio, l’aveva già convocato in campionato in altre sei occasioni (per le gare contro Frosinone, Spal, Trapani, Pro Vercelli, Bari e Cittadella). “Ero molto carico per l’esordio in prima squadra. Per me è stata una grande gioia”, le sue parole dopo la gara contro lo Spezia. Non un punto d’arrivo ma un nuovo inizio per Favale, nel Pisa, la squadra della sua città, quella per cui fa il tifo da sempre. E adesso la vive tra i ‘grandi’ di Gattuso.
Fonte foto: pisachannel
(LaPresse)