Napoli, 'Kvarinsigne' si presenta con doppietta al Maradona
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Data: 21/08/2022 -

Napoli, 'Kvarinsigne' si presenta con doppietta al Maradona

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L’esterno georgiano ancora in gol con il “tiro a giro”
L’esterno georgiano ancora in gol con il “tiro a giro”

Stavolta Luciano Spalletti è stato profeta perfetto: “Da Kvaratskhelia ci aspettiamo tanto, anche perché ha sostituito un campione come Insigne” aveva detto il toscano qualche settimana fa in ritiro. E al georgiano sono bastati 100 minuti per capire il concetto: contro il Monza, infatti, non arriva solo il suo secondo gol di fila in due giornate di campionato, ma soprattutto una rete che ricorda perfettamente quelle di chi l’ha preceduto.

 

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La sfida contro la neopromossa non si sblocca, il muro di Stroppa regge l’urto e allora serve il coniglio dal cilindro. Khvicha si mette in proprio e dal limite lascia partire un destro sotto la Curva B del Maradona che a Napoli hanno già visto tante volte negli ultimi dieci anni: colpo con l’interno del piede, uno ‘schiaffo’ da scuola calcio quasi perfetto. Palo interno. E ovviamente gol con lo stadio di Fuorigrotta che può godersi per la prima volta da vicino il suo nuovo campione che non ha la 24 ma la 77 sulle spalle.

 

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Napoli si coccola "Kvara": segna come Cavani e Callejon

Gol all’esordio in campionato: fatto. Gol all’esordio al Maradona: fatto. La lista di Kvaratskhelia è lunga, ma non è partito per niente male. È il quarto giocatore dal’inizio dello scorso decennio ad essere andato a segno in ciascuna delle prime due presenze con la maglia azzurra in Serie A dopo Cavani, Callejón e Tonelli. Il georgiano avrebbe anche l’occasione di replicare all’assist fatto a Verona una settimana fa, ma Osimhen non gli fa il favore. Gioca il primo tempo dal lato di Spalletti, che lo “interroga” a lungo: “Push push…wait, Kvara, wait” gli ripete l’allenatore. Khvicha è arrivato a Napoli in punta di piedi: ha prima visitato la città e scelto dove vivere, come fosse uno studente al primo anno di Erasmus, poi ha detto sì e si è messo completamente a disposizione. Aspetta che la fidanzata lo raggiunga mentre vive Napoli, una città che ha conosciuto ancora troppo poco: casa e campo, casa e campo, poi via con le lezioni di lingua: non parla ancora due parole di italiano in fila, si impegna con l’inglese, ma a quanto pare sa già parlare l’Esperanto del pallone. Una lingua globale e totalizzante, come le sue giocate. Come quella che nella ripresa chiude il match: all’ora di gioco, entra in area e lascia sul posto Antov segnando con il sinistro per non farsi mancare nulla.

 

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Il Maradona impara persino a pronunciare il suo nome e si alza in piedi quando al 70’ lascia il campo. Il 21enne che è scappato dalla guerra e che fino a poche settimane fa giocava nel campetto di casa sua in Georgia si è preso Napoli in una settimana.

Tags: Napoli



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