Tra 14 giorni esatti il Barcellona tornerà in campo in Champions League. La sfidante è quel PSG che ha appena cambiato allenatore (ora c’è Pochettino) e che ad agosto aveva accarezzato appena. A due settimane dal via Ronald Koeman, intervistato da The Atletic, ha presentato così la partita: “Forse possiamo battere il PSG e potremmo anche arrivare fino alle semifinali. Ora ci sono squadre messe meglio del Barcellona, ma torneremo presto”.
L’allenatore blaugrana spiega che non ha mai avuto la pressione di dover fare risultato: “Nessuno mi ha detto di vincere subito qualcosa. Tutti sanno che siamo in una stagione di transizione. Ovviamente ci piace lottare per vincere dei titoli, ma nessuno si può aspettare la Champions League”.
L’annata d’altronde è di quelle complesse. Prima i problemi legati al Covid, visto che per Koeman il Barcellona è il top club che ha avuto più problemi per la pandemia. Poi l’addio di Bartomeu e l’assenza di una presidenza: “Abbiamo bisogno di un presidente che costruisca il futuro e che prenda la decisioni. Al momento non ho nessuno con cui comunicare su come dobbiamo continuare. È difficile. Il club ha bisogno di un presidente il prima possibile”.
In conclusione una parentesi anche sul futuro di Leo Messi, il cui contratto è stato svelato recentamente: “Era arrabbiato dopo non aver giocato contro il Bayern Monaco (la semifinale della scorsa Champions League finita 8-2 per i tedeschi). Ci siamo parlati dopo, ho pianificato il futuro con lui ed era entusiasta, ma sapevo che c’erano dei problemi con il club. Non so se rimarrà, lo spero. Lui è ancora un giocatore decisivo. Non vedo ancora Leo con una maglietta diversa da quella del Barça”.