La sua presenza nella lista dei 30 finalisti per la vittoria del Pallone d'Oro ha sorpreso un po' tutti. O forse no. Simon Kjaer ha dimostrato, nelle ultime due stagioni al Milan, di essere un difensore di livello internazionale.
Dal fallimento Atalanta alla rinascita Milan
E non era scontato. Dopo l'esperienza in Spagna, più precisamente al Siviglia, l'Atalanta di Gasperini aveva visto in lui quel giocatore d'esperienza che avrebbe potuto dare una mano al reparto arretrato bergamasco. Invece, con la squadra rivelazione della Serie A, non è andata come sperato. A 30 anni sembrava non essere più all'altezza del nostro campionato, ma il nuovo Milan di Pioli stava mettendo le fondamenta per il futuro e ha voluto credere in lui fortemente.
Fiducia ripagata sul campo ripagata e culminata con il ritorno in Champions League dopo 7 lunghe stagioni di assenza. Con i rossoneri ha già collezionato 63 presenze da quando è arrivato nel gennaio del 2020.
Euro2020: la consacrazione
Oltre al bronzo di Euro2020, il gesto che l'ha di fatto consacrato per sempre è arrivato quando nella partita contro la Finlandia è stato il primo a prestare soccorso al compagno e amico Christian Eriksen. La candidatura al Pallone d'Oro è il giusto riconoscimento per un gesto eroico che ha fatto veramente la differenza.
E per celebrare questo traguardo, nella partita tra Danimarca e Moldova di ieri sera, è arrivato anche un gol, il quinto in nazionale. E che gol. Il capitano danese si è presentato sul dischetto e ha tirato un rigore perfetto, a dimostrazione che il suo nome sulla lista non è di certo un caso.