Il primo trofeo italiano, post lockdown, si assegnerà domani sera all'Olimpico di Roma nella finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli. Una gara che è una classica del nostro calcio e che ovviamente crea, attorno a sè, un'attesa importante. A presentare la gara per la Juventus, in conferenza stampa, è stato l'allenatore, Maurizio Sarri, che ha così parlato alla vigilia di questo importante match.
La partita
"Dal punto di vista dell'intensità non credo che in cinque giorni la condizione fisica possa cambiare. Siamo in un momento particolare, le partite saranno difficilissime, così come gli aspetti mentali e tattici. Fa tutto parte dell'anormalità del periodo. Che gara sarà? Ho visto un Napoli che ha cercato di andare a prendere alti gli avversari e poi ha aspettato.
Non so se fosse una scelta o una situazione dovuta alla situazione fisica. Il Napoli è una squadra che negli ultimi tempi si è espressa molto bene, non sarà facile. Dybala falso 9? Le posizioni che assegno agli attaccanti sono più difensive che offensive: non possiamo interpretare il ruolo di attaccante centrale titpico. Davanti c'è grande libertà di spaziare sul fronte offensivo".
L'importanza di vincere un trofeo
"Come vivo questo appuntamento? Mi girano un po' quando sento dire che in Italia non ho vinto nulla perché ho fatto 8 promozioni. Questo è poco magari rispetto a Champions e Scudetti, ma non è facile riuscirci. Vincere trofei importanti poi è sempre uno stimolo importante e c'è voglia di alzare la Coppa. Sono proiettatto su di noi, non mi interessa del Napoli: sono contento di essere in finale. Cosa dirò a loro per spronarli? Che abbiamo fatto 7 mesi e poi 3 mesi di lockdown prima di arrivare a giocarci queste partite, ora dobbiamo tirare fuori quel qualcosa in più per portare a casa più trofei possibili".
Le condizioni dei singoli
"Cristiano Ronaldo? Ha fatto come il resto della squadra, è partito bene e poi si è affievolito. E' stato molto generoso anche un fase difensiva, gli manca un po' l'aspetto qualitativo ma sta mancando a tutti i giocatori. Tutto è nella norma, il talento è cristallino e la posizione non conta. Higuain? Vedremo oggi, ma penso che non ci sarà".
Una Juventus "diversa" post lockdown
"In questo lungo periodo, al di là di qualche partita che abbiamo sbagliato, il nostro percorso è stato buono. I risultati sono i migliori degli ultimi 50 anni per un allenatore esordiente della Juventus. Quando la vittoria diventa quasi un'abitudine diventa tutto più difficile nell'immaginario collettivo, ma la vittoria non è mai scontata e va vissuta come un evento eccezionale.
Noi ora vogliamo concretizzare quanto fatto. Non cambierà molto dal punto di vista tattico dato che ho avuto poco tempo per lavorare in gruppo e poi perché non ci sarà tempo per farlo dato che giocheremo praticamente sempre. Dopo questo lockdown ho trovato dei ragazzi più disponibili e io credo di essere meno intransigente con loro e più paziente".
Il Napoli
"Qual è l'errore che abbiamo fatto in campionato contro il Napoli che non dovremo rifare? Abbiamo fatto una brutta partita contro una squadra di palleggiatori a cui non bisogna concedere determinate occasioni e lasciare spazi liberi. Gattuso? E' una persona che piace molto, è schietto. A me caratterialmente piace molto e non sono sorpreso da qullo che sta facendo perché ha fatto molto bene anche al Milan".