Alle prese con la rincorsa ai primi quattro posti, la Juventus deve già guardare al futuro. La storia del club ha da sempre imposto una programmazione ferrea da parte del club, che dopo aver salutato Cristiano Ronaldo e accolto Dusan Vlahovic, deve ora pensare a come sistemare l’attacco. Perché, è ormai chiaro, sarà soprattutto in quel reparto che la squadra di Allegri dovrà soprattutto intervenire.
Partiamo dal principio, o meglio da chi saluterà. I nomi sono due: Morata e Dybala. Con Kean che è arrivato in prestito con obbligo di riscatto e su cui le valutazioni, dopo la stagione disputata (35 partite e 5 goal), saranno diverse. Morata e Dybala, si diceva: un addio alla Juve che per il primo sembrava abbastanza scontato; per il secondo, invece, è diventato sorprendente. Fino a diventare un vero e proprio caso di mercato, quando si è deciso di interrompere le trattative.
La ricostruzione
Niente più futuro in bianconero per la Joya, niente più Torino per l’attaccante che, dopo Palermo, aveva trovato nel capoluogo piemontese la sua nuova casa. La destinazione? I contatti sono tanti e la decisione non è ancora stata presa: ma la nuova era della Juve ripartirà con un Vlahovic in più e un Dybala in meno. Segno di un rinnovamento che si è deciso di prendere dopo un paio di stagioni con il solo obiettivo minimo raggiunto.
E questa? Il sogno scudetto con 21 punti a disposizione potrebbe essere ancora possibile. Quattro squadre in un fazzoletto di otto punti possono rendere interessante il finale di campionato, anche se per Allegri le speranze sono pochissime. Forse sarà così, forse no. E se da un lato lui pensa a come chiudere la stagione, la dirigenza già pensa a quella prossima. Con due rinforzi in attacco in arrivo, prima di pensare alla difesa. Un altro reparto su cui si sta lavorando molto. Per riportare una Juventus competitiva ai massimi livelli.