Un pareggio acciuffato nel finale, che costa il terzo posto all'Inter e fa ripartire l'Hellas dopo il ko di Brescia: "Sono orgoglioso del coraggio di questi ragazzi", le parole di Juric nel postpartita ai microfoni di Sky Sport. "Sotto 2-1, con 35 gradi, stanchi morti e chiamati a giocare ogni tre giorni, non mollano mai niente. Anche quando non c'è fluidità, poi arrivano i colpi dei singoli: Amir ha fatto un assist splendido".
Da Rrhamani a Veloso, 2-2 all'86'. "Ma la più grande sorpresa della mia vita è Amrabat", l'allenatore del Verona senza troppi giri di parole. "Di un'intelligenza incredibile. E all'inizio non sembrava: non capiva la lingua, poi è un marocchino e si sa come sono loro", scherza Juric. "Pensavamo tutti che fosse solo un centrocampista di forza. Invece si è dimostrato di grande spessore tattico, attaccato alla maglia, al gruppo e allo staff. Secondo me ha ancora tanti margini di miglioramento".
Durante la partita anche un battibecco con Conte. "Se mi sono chiarito con Antonio? No, viviamo entrambi la partita molto intensamente e quando finisce, finisce. Questi episodi possono succedere". Poi un commento sul rinnovo con l'Hellas: "Abbiamo parlato, siamo molto vicini all'intesa e adesso con calma vediamo. Altrimenti mi piacerebbe allenare all'estero".
Lo sgambetto di Juric all'Inter fa comodo all'Atalanta. "Secondo me Gasperini ci sta pensando allo scudetto", non ha dubbi il collega, con i due che si conoscono molto bene dai tempi di Genova. "Da anni è un allenatore sottovalutato. Si parla sempre di quell'esperienza negativa all'Inter, ma ci fosse stato anche il migliore del mondo in panchina la musica sarebbe stata la stessa. Oggi stiamo rubando tutti da lui: io, l'Inter, in Italia e all'estero. Ha avuto coraggio, proponendo un calcio completamente diverso e propositivo, difficile da affrontare. Per me dopo Klopp e Guardiola è il migliore".