Convivere con il Covid: ci dobbiamo provare tutti. Sempre. Da quando il 10 gennaio sono entrate in vigore le nuove disposizioni, abbiamo letto diverse notizie di sportivi che di vaccinarsi proprio non ne vogliono sapere. Primo su tutti, Djokovic; oppure il pilota Melandri.
Poi ci sono gli altri casi, come quello di Cristiana Girelli della Juve: ha iniziato il piano vaccinale da poco, non potrà partecipare alle partite delle prossime due settimane e sarà esclusa anche dagli allenamenti. Ma vorrei parlare di altro: quanto allontana il Covid dallo sport? Stavo riguardando i dati: l’abbandono della pratica è al -8,6 % per quanto riguarda l’Under 20. Molti smettono, molti club chiudono, molti campionati vengono sospesi. Per non parlare delle partite.
Calcio e Covid
Qualche settimana fa, stavamo partendo per Civitanova. Mentre eravamo sul pullman ci è arrivata la comunicazione che la partita era stata rinviata per diversi casi Covid nella squadra avversaria. All’Inter era andata anche peggio: l’hanno saputo davanti allo stadio del Bologna.
Il problema è la gestione. La stiamo patendo tutti: ci alleniamo senza avere la certezza di giocare, o di giocare una partita dietro l’altra. Poi mancano le giocatrici. E vi posso garantire che, quando arriva, il virus lascia davvero dei segni.
Due settimane fa, facendo un tampone di routine, sono risultata positiva. Alla notizia ho pianto: ero asintomatica, ma ho avuto paura. Nei giorni seguenti, si sono aggiunti un forte raffreddore e qualche colpo di tosse. Con la nausea, primo sintomo, che è diventata più pesante. Sono stata male, molto. E mi è dispiaciuto moltissimo vedere le mie compagne in televisione dal divano: loro con la divisa di gioco, io con la mia divisa di caldo pile con sul petto disegnato un orso. Ho fatto più telefonate io di un call center per trovare un buco per rifare la visita medica.
Ora sono libera e tutto sembra più bello di prima. Anche lavorare non è poi così male. Mi mancano tutti. Perfino gli avversari più detestati. Non ricordo da quanto un’ora al parco non mi dava la stessa felicità. A me il Covid è andato bene, sono stata fortunata. Ma non per tutti è così. Sdrammatizzo? Sdrammatizzo. Il giorno prima di scoprirmi positiva, avevo scritto al mio allenatore un messaggio in cui gli promettevo che domenica avrei fatto gol. Me lo sentivo. Sarà stato sicuramente il primo sintomo di Covid.