Marotta: "Fiducia a Spalletti. Godin in chiusura, quanto a Dybala..."
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Data: 15/04/2019 -

Marotta: "Fiducia a Spalletti. Godin in chiusura, quanto a Dybala..."

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Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, è intervenuto telefonicamente a Radio anch'io sport, affrontando diversi temi.

Parte proprio dalla sua nuova avventura, quella in nerazzurro, arrivata inaspettatamente in estate dopo otto anni di esperienza alla Juventus. Un capitolo importante, per la sua vita professionale, che lascia abbracciando in pieno l'Inter proprio nei giorni più difficili. In mano ha un fascicolo pieno di questioni da affrontare ma, in mente, idee e regole ben precise per far crescere il club, fino a renderlo vincente sia dentro che fuori dal campo: "Direi che un po' di difficoltà di inserimento c'è stata, poi serve tempo per conoscere l'ambiente e le dinamiche che caratterizzano il club, ma io faccio questo lavoro da tanti anni ed è una cosa abbastanza normale. Posso garantire all'Inter l'esperienza, una componente importante in questo mondo pieno di insidie e difficoltà".

"La Juve? Può essere protagonista per ancora molti anni, ci sono tante diversità tra loro e gli altri club. E' un modello vincente e non solo per i risultati sul campo o economici, sono da considerarsi come un modello di riferimento. L'inter però, in otto anni ha cambiato tre proprietà e di conseguenza è normale che certe dinamiche non siano controllate fino in fondo".

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Mentre per la sua ex squadra è ormai vicinissimo l'ottavo scudetto consecutivo, l’obiettivo imprescindibile per i nerazzurri è la qualificazione in Champions League, un traguardo che consentirebbe al club molta più libertà di azione grazie ai ricavi che ne deriverebbero: "Nelle ultime settimane si dice che il vero scudetto è rappresentato dalla lotta per la Champions. Il Napoli ha una media di 11 punti in meno rispetto alla scorsa stagione e questo è un dato assurdo. La potenza della Juve è indiscutibile sotto tutti i punti di vista"

"Juve-Ajax? L'Ajax è una squadra imprevedibile ma la Juve ha tutte le carte in regola per superare il turno. L'Inter sta viaggiando sicuramente su quelli che erano i nostri obiettivi: siamo terzi in classifica, l'anno scorso quinti. Di conseguenza l'allenatore ha raggiunto in pieno quello che è l'obiettivo primario. E' giusto dare fiducia a Spalletti, ha dimostrato risultati importanti. Antonio Conte? Le voci sono praticamente una conseguenza del fatto che è sul mercato e rappresenta un profilo di allenatore vincente. Ha dimostrato di fare grandi cose ed è normale che venga accostato a diverse società. Ma sottolineo come Spalletti abbia creato una squadra che è continuamente in crescita".

Quella estiva sarà la prima vera sessione di mercato condotta da Giuseppe Marotta, dopo la breve parentesi invernale in tandem con il ds Ausilio, e con qualche idea già ben chiara: "Percentuali che rimanga Icardi? Sono difficili da dare. Il ragazzo sta aquisendo una grande esperienza professionale. E' un valore importante per questa società e adesso ha un contratto di due anni. E' uno tra i migliori attaccanti in circolazione e tutte le valutazioni su di lui saranno fatte al momento giusto, tenendo conto delle volontà del calciatore"

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"Scambio Mauro-Dybala? Ho sottolineato la valenza del nostro Mauro Icardi ma Dybala rappresenta un altro giocatore molto forte. Apprezzo le sue qualità calcistiche e umane e ci tengo a sottolineare che, al di là delle qualità tecniche, la differenza la fa proprio l'uomo. E' un professionista serio, come Icardi, che è giovane e come tale deve crescere e fare esperienze. Al momento stiamo trattando e definendo con Godin ma per l'Inter dobbiamo trovare dei giocatori che possano condizionare la squadra in maniera positiva, tenendo conto sempre del fair play finanziario che ci limita. Pavoletti e Quagliarella? Esempio di longevità calcistica, sottolineo il valore ma bisogna mixare l'età e il valore del giocatore".

Ed infine sul nuovo stadio: "L'abbiamo visto con l'Allianz Stadium: è un asse patrimoniale ma anche una valenza commerciale importante. Deve dare un grande senso di appartenenza ai tifosi che si devono sentire nella propria casa".



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