Beppe Marotta racconta il mercato dell'Inter. L'amministratore delegato nerazzurro è intervenuto ai microfoni di DAZN per parlare degli obiettivi raggiunti e sfumati delle ultime settimane, da Lukaku a Bremer.
"Sarà una stagione aggressiva, inteso come ricca di determinazione, coraggio e voglai di contquistare trofei" ha dichiarato Marotta.
Inter, l'intervista di Marotta
Il primo tema toccato è stato quello del ritorno di Romelu Lukaku a Milano: "Sono quelle pagine belle del mondo del calcio. È stata una di quelle situazioni con una coincidenza di fattori che hanno reso possibile il ritorno. L'ho ritrovato ancora più leader di prima".
Poi, è stato il turno di Paulo Dybala. Il suo nome è stato accostato a lungo ai nerazzurri, ma alla fine l'argentino si è accasato alla Roma. E Marotta, ricorda, era stato chiaro: "L'avevo detto in tempi non sospetti, eravamo e siamo a posto nel settore offensivo. Non c'era spazio, non perché non è un giocatore di valore ma perché non c'era necessità".
Il grande tormentone degli ultimi giorni di mercato è stato senza dubbio quello legato al nome di Gleison Bremer, al centro di un braccio di ferro tra la Juventus e la stessa Inter: "È un grande giocatore, evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economici finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Quando arrivano offerte molto distanti dalla nostra è giusto che venditore e giocatore facciano la loro scelta".
"È sfumata un'opportunità - ha spiegato Marotta - ma devo essere sincero: i manager hanno l'obbligo di tentare a intraprendere strade che portano a conclusione negative. Fa parte del gioco, bisogna apprezzare la perseveranza".