Nel segno del Toro. Frase con cui è stato presentato sui social dall’Inter, come nuovo rinforzo per il reparto offensivo di Spalletti, e sintesi perfetta per parlare in breve della prima uscita stagionale nerazzurra, con un vero protagonista capace di strappare la scena nello 0-3 di Lugano. Trattasi di amichevole e di calcio estivo, senza dubbio non totalmente probante in vista di una stagione destinata a raccogliere impegni ben più complessi, ma Lautaro Martinez ha impiegato 45’ per lasciare intravedere, sin da subito, parte delle qualità di un potenziale estremamente importante.
Lau...Toro. Calamita per palloni giocabili in area di rigore: piccolo, ma tosto e con grande istinto, per arrivare su più di un’occasione da gol creata, facendo perno sugli avversari. Le chance nerazzurre di trovare la rete, almeno per il solo primo tempo giocato dall’argentino, sono state sostanzialmente tutte sue: rapidissimo nel rialzarsi e segnare in diagonale sulla respinta di Baumann, post prima conclusione; capace di ingaggiare un personalissimo duello con il portiere avversario, in almeno tre occasioni, con conclusioni forti nell’area piccola, frutto di continui, rapidi tagli in area di rigore.
Le idee chiare le ha, al pari di una personalità che non manca: la “10” come maglia “non destinata a pesare”, almeno nelle sue idee, al di là di chi in passato (Ronaldo, tanto per fare un esempio) l’ha indossata, tentando di “fare il massimo per conquistare un posto da titolare”: quello che al momento, nel 4-2-3-1 visto oggi a Lugano, sarebbe chiaramente occupato da Mauro Icardi, primo apriporte del mondo Inter proprio per Lautaro, senza escludere la futura chance di poter vedere il duo argentino poter agire insieme all’interno dei 90’.
In quell’occasione toccherà a Spalletti, insomma, conscio di quanto serva tempo per trovare un’intesa tra i due e altrettanto convinto di poter abbinare le qualità di due che il pallone, in porta, hanno fatto capire chiaramente di saperlo buttare eccome. Esperimenti da provare e riprovare nelle successive amichevoli, dove si sperimenterà anche la chance di passare a 3 in difesa dando, in più, ancora spazio a Karamoh, positivo con la doppietta utile a sigillare il risultato odierno: per la prima, nel frattempo, Lautaro ha fatto capire di voler rispondere “presente” sin da subito, oscurando in parte le prime, timide apparizioni nerazzurre di Politano, Asamoah, de Vrij e Nainggolan (acclamatissimo e in campo per 75’). Aprendo la stagione dell’Inter nel segno del Toro, libero di incornare nella stagione del sogno Champions ritrovato.