Sequestrano il pallone a un bambino, Hummels gliene regala quattro
Un gesto di cuore e generosità che ha come protagonista il difensore del Borussia Dortmund Mats Hummels
Cosa succede se a un bambino di 13 anni viene tolto con forza il suo giocattolo preferito? La risposta è semplice e scontata, il bambino comincerà a piangere e diventerà inconsolabile, a maggior ragione se l'amato giocattolo è un pallone da calcio che gli è appena stato regalato dal padre per il suo compleanno. E' successo questo a Justus che, una volta pronto a salire sul volo che da Monaco lo avrebbe portato a Dortmund, si è visto sequestrare il tanto desiderato regalo per motivi di sicurezza. Il ragazzino però non sapeva che, di lì a poco, la sorpresa sarebbe stata ancora più grande.
Sullo stesso aereo infatti si trovava un passeggero d'eccezione, Mats Hummels. Il neo difensore del Borussia Dortmund, dopo aver assistito alla scena, si è fatto dare l'indirizzo del bambino. E pochi minuti dopo l'atterraggio, si è presentato davanti a casa sua con ben 4 palloni autografati. Il 30enne difensore tedesco, tornato a inizio estate a vestire il giallonero dopo 3 stagioni con la maglia del Bayern, si trova spesso a dover fare questa tratta aerea. Infatti, la moglie e il figlio hanno deciso, per il momento, di rimanere a vivere a Monaco. Questa volta, però il viaggio è stato davvero particolare, con il bel gesto di Hummels a conclusione di un compleanno, per il piccolo Justus, molto speciale.
Per quanto possa sembrare inusuale, i giocatori della Bundesliga non sono nuovi a gesti simili. Infatti, nel 2013, un altro bambino di 13 anni, di nome Nicolas, si è trovato a stretto contatto con uno dei suoi più grandi idoli. In quel caso, il ragazzino, aveva avuto il compito di intervistare un adulto per il giornalino della scuola. E la sua scelta cadde su Patrick Herrmann, centrocampista del Borussia Monchengladbach. Anche in quel caso il giocatore, tra lo stupore generale, si fece dare il numero di telefono dei genitori e li contattò, concedendo al giovane tifoso, un'intervista molto particolare.
Non solo i giocatori del campionato tedesco, però, si sono resi protagonisti di situazioni del genere. Anche i calciatori di casa nostra sono stati spesso in prima fila, quando si è trattato di compiere gesti importanti per persone meno fortunate. Di qualche mese fa, la storia di Antonio Candreva che ha deciso di aiutare una piccola tifosa che non poteva permettersi di pagare interamente la retta scolastica. Oppure quella di Piotr Zielinski, da sempre molto attivo nel sociale e fondatore di "Piotrus Pan", una casa famiglia che aiuta i bambini ad uscire da situazioni familiari difficili. E ancora quella di Cristiano Ronaldo, che mise all'asta la scarpa d'oro vinta nel 2011 per favorire la costruzione di una scuola a Gaza. Insomma, tante storie, con un unico comune denominatore : quello della bontà e del rispetto, verso i tifosi, i bambini e le persone meno fortunate.
A cura di Alessandro Gardella