Guidolin: "Juve fortissima con CR7, ma attenti all'Inter"
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Data: 30/07/2018 -

Guidolin: "Juve fortissima con CR7, ma attenti all'Inter"

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Due anni senza panchina, ma tanta voglia di tornare a sentire l'odore dello spogliatoio. Francesco Guidolin è in attesa dell'occasione giusta, quella che aspetta dall'ottobre del 2016, quando calò il sipario sulla sua avventura allo Swansea.

"In questi mesi ho ricevuto diverse proposte e le ho declinate non per altezzosità, ma perché cerco un progetto serio" le parole dell'allenatore ex Udinese alla Gazzetta dello Sport. "Ho voglia di rimettermi in pista. Per dire, mi sarebbe piaciuto allenare la Polonia, perché ho sempre ammirato il calcio polacco. Ho 62 anni, mi sento giovane più che mai. Mi piacerebbe fare qualcosa che non ho mai fatto, per esempio il c.t. di una nazionale. Non è vero, come mi capita di sentire in giro, che non desidero più allenare, anzi".

Il discorso poi si sposta sulla Juve e l'acquisto di Cristiano Ronaldo: "In Italia la Juve è davanti a tutti da anni e oggi con Ronaldo si è messa alla pari dei top club d’Europa, ma il calcio rimane uno sport ad alta imprevedibilità. In Serie A la Juve dovrà dimostrare l’enorme superiorità una volta di più sul campo. Ha acquistato il miglior giocatore al mondo, la logica dice vittoria assicurata, però non è mai detta l'ultima parola. Chi può insidiarla? L'Inter, a patto che la squadra segua Spalletti. L’Inter partiva da un ottimo livello e si è migliorata con De Vrij e Nainggolan. In più ha preso Asamoah, un giocatore che vorrei ovunque. Con me giocava mezzala e copriva le incursioni di Armero, l’esterno sinistro che non tornava. “Asa” alla Juve è traslocato in fascia: sa fare tutto, è un acquisto importante. Ancelotti farà bene a Napoli, la Roma non poteva rinunciare ai soldi per Alisson ma la vedo attrezzata. Il Milan? È in costruzione, con Higuain farebbe un grosso salto".

Infine il capitolo Nazionale: "Sono ottimista, Mancini è un bravo condottiero. Dobbiamo ripartire dal basso, con umiltà. Abbiamo ragazzi interessanti: Caldara, Rugani, Pellegrini, Politano. Ci manca la stella, non produciamo più fuoriclasse. Perché? Non lo so, sarà un momento così".

L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport oggi in edicola...



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