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Mancini, che numeri! L’Atalanta si gode il difensore goleador

Il difensore, al suo secondo gol consecutivo, si conferma un pilastro di questa Atalanta. Materazzi l’idolo di sempre, la Fiorentina la squadra dove è cresciuto senza però esplodere. E adesso punta a convincere l’altro Mancini, il Ct della nazionale

Mancini segna, l’Atalanta vince. Tutto tornato alla normalità dopo un periodo di crisi: la squadra del Gasp è tornata a giocare il suo calcio, a vincere divertendo e a far segnare tutti i calciatori della sua rosa.

Tre vittorie consecutive, le ultime due con la firma di Gianluca Mancini. Sulla carta tutt’altro che uno specialista del gol, nella realtà però la grande rivelazione sotto porta dei nerazzurri. Contro il Parma gol di testa, a Bologna di sinistro: segna in tutti i modi, non solo come fanno i centrali grossi come lui. Anche perché in carriera aveva cominciato da centrocampista e le qualità per stare in mezzo al campo non sembra averle perse. D’altronde il suo idolo da bambino era Marco Materazzi, uno dei difensori goleador per eccellenza, capace di segnarne addirittura 12 in un solo campionato quando vestiva la maglia del Perugia, una delle squadre da cui Gianluca è passato

Che bel gesto tecnico quello fatto al Dall’Ara, lo stesso stadio in cui esordì un altro Mancini, Roberto, che magari comincerà anche a prenderlo in considerazione per poter progettare il futuro della nazionale. Perché Gianluca Mancini a 22 anni ha tutti i mezzi per potersi mettere in gioco anche tra i più grandi del nostro calcio, compreso quel vizio del gol che è ormai un virus contagioso tra i difensori dell’Atalanta. Non aveva mai segnato due reti in un solo campionato, quest’anno lo ha fatto in appena sette giorni: tutto normale per chi veste quella maglia nerazzurra visto che assieme a lui in Serie A hanno segnato altri sei difensori, terzini inclusi. Toloi, Masiello, Palomino, Hateboer e Castagne: tutti in gol ma nessuno per due volte come Mancini.

Capocannoniere dei difensori in una squadra che segna di più con i calciatori di quel ruolo. Numeri indicativi di una stagione che sta per consacrare un talento scappato alla Fiorentina pochi anni fa, quando i viola, nonostante Montella lo avesse provato più volte nei ritiri con i grandi, lo lasciarono andare in via definitiva a Perugia dopo un anno di prestito in Serie B. Decisiva quella tappa per portarlo a Bergamo, dove sta diventando la grande certezza di una squadra ritrovata. Così in salute che è si è sbloccato anche Duván Zapata: l’ultima rete l’aveva messa a segno proprio contro il Bologna quando vestiva la maglia della Sampdoria, mentre in nerazzurro aveva trovate gioie solamente nei preliminari di Europa League.

Lì dove cominciò la stagione da goleador di Gianluca Mancini. Lui che segnò nella gara di andata con il FK Sarajevo il 27 luglio scorso. Lui che con numeri e prestazioni così quei preliminari potrebbe tornare a giocarli anche la prossima estate.