Nell'ultimo periodo, a Roma, l'argomento che ha tenuto maggiormente banco è stato quello della panchina. Daniele De Rossi ha salutato, per lasciare spazio a Ivan Juric. Le contestazioni non sono mancate, con i tifosi che hanno protestato per il trattamento subito dalla leggenda giallorossa. Florient Ghisolfi, DS della Roma, ne ha parlato in un'intervista al Corriere dello Sport.
Roma, le parole di Ghisolfi
Ghisolfi ha esordito parlando dell'esonero di Daniele De Rossi: "Non è stato facile. Un momento difficile e doloroso per noi. Lo ringrazio perché mi ha accolto a braccia aperte, ero toccato dalla situazione perché se l'allenatore fallisce io ne risento. Perché dopo il rinnovo? Capisco le tante domande, ma non voglio alimentare un dibattito inutile. È il momento di andare avanti con il nostro progetto".
Sul rapporto con Lina Soulokou: "Sono arriato 4 mesi fa e c'era già un'organizzazione chiara con Lina come CEO. Mi sono adattato per cercare un equilibrio. Ci sarà un nuovo volto per quel ruolo e speriamo si crei una coesione che sia efficace".
Il mercato della Roma è stato importante: "Avevamo degli obiettivi chiari. Abbiamo preso Soulé perché poteva giocare sia nel 4-3-3 che nel 3-4-2-1. Anche Daniele De Rossi stava passando alla difesa a tre per la natura della rosa. Prendere Juric rappresenta la continuità con il lavoro sul nuovo modulo. Continueremo in questa direzione".
La permanenza di Dybala è stato un momento chiave dell'estate giallorossa: "C'è stato l'interesse dell'Al-Qadsiah. Ha fatto una scelta di cuore sia per le sue connessioni con il club che quelle con i tifosi. Siamo contenti di avere ancora un top player come lui in rosa. Contratto e limite di presenze? Non c'è nessuna indicazione della società su questo. Paulo deve esprimersi come meglio riesca".
I tifosi non hanno fischiato Juric, nonostante il momento di protesta: "Rispettiamo il loro malcontento, se viene fischiato un giocatore, viene fischiata tutta la squadra. Sono contento per Juric, è arrivato in un contesto difficile. Ha fatto un lavoro ammirevole in pochi giorni ed è riuscito a creare una buona coesione. Perché lo abbiamo scelto? Conosce il campionato e i giocatori, ha già sviluppato questo modulo ed era pronto ad accettare un contratto di breve durata".
Sui giovani: "Quando vedo Baldanzi e Pisilli in campo vedo il DNA che vogliamo da questa squadra. Vogliamo anche portare alcuni giovani dal settore giovanile in prima squadra. Zalewski? Siamo in dialogo costante con il giocatore e l'agente, vedo due persone che amano il club e speriamo di trovare una soluzione. Abdulhamid è stato acquistato per fare il titolare, ha tante qualità".