L'allenatore del Genoa Alberto Gilardino si racconta in un'intervista rilasicata a Radio Serie A. Tra i vari temi emersi, il suo percorso da allenatore e i suoi modelli di riferimento.
Genoa, le parole di Gilardino
"Il mio percorso è stato bello, affascinante e molto stimolante", ha dichiarato l'attuale allenatore del Genoa. "Ho iniziato perchè volevo mettermi alla prova, cercavo nuovi stimoli. Ho cominciato dalle categorie più basse perchè volevo avere la possibilità di sbagliare e di migliorare. Sono partito dal Rezzato, passando per Pro Vercelli e Siena, fino al ritorno nel 2022 al Genoa con la Primavera", ha proseguito Gilardino.
L'allenatore del Genoa ha anche parlato degli allenatori ai quali si ispira: "Faccio riferimento a diversi maestri che ho avuto, in grado di gestire al meglio un gruppo. Avendo fatto il calciatore e ora l'allenatore, ho avuto modo di conoscerne molti dai quali ho preso spunto. Se parliamo di carisma a livello umano, non posso non menzionare un vincente come Carlo Ancelotti, ma anche Pioli, Lippi, Gasperini, Prandelli nei miei primi anni a Parma... non posso citarli tutti, ma ognuno di loro ha lasciato qualcosa in me".
"Se un allenatore sa bene cosa vuole, allora sì che può lasciare il segno nei suoi ragazzi. Credo che le qualità principali che un allenatore debba avere siano la costanza, dormire poco e pensare tanto non solo ai giocatori, ma anche a tutte le componenti del gruppo. Tutto questo non mi pesa, ho grande voglia ed entusiasmo", ha proseguito Gilardino prima di concludere parlando del suo futuro: "Al momento, mi preoccupo solo di finire al meglio la stagione. Ci sarà tempo per pensare al futuro, anche perchè la decisione non spetterà solo a me. Dovremo capire anche gli obiettivi e i programmi del club, soprattutto se la società deciderà di vendere dei calciatori si dovrà capire quali arriveranno" ha conlcuso l'allenatore rossoblù.