Il Genoa ha scelto: Alexander Blessin è il nuovo allenatore (qui i dettagli). Dopo l'esonero di Andriy Shevchenko, la brutta sconfitta per 6-0 contro la Fiorentina e l'accordo saltato con Bruno Labbadia, la dirigenza rossoblù ha finalmente individuato il profilo da cui ripartire.
La carriera da calciatore
Blessin, 48enne originario di Stoccarda ed ex attaccante, ha speso tutta la propria carriera da calciatore in Germania, esordendo in Bundesliga con lo Stoccarda nel 1998. Fino al 2012, anno del ritiro, ha però giocato prevalentemente in serie minori, venendo anche allenato dall'attuale CT della Nazionale tedesca Hansi Flick, nell'esperienza all'Hoffenheim nel 2005/06. Non è certamente un nome noto nel panorama calcistico italiano, ma da allenatore ha vissuto diverse esperienze in Germania e in Belgio.
La chiamata di Rangnick e il legame con Spors
Dopo il ritiro, Blessin pensa di abbandonare il mondo del calcio, ma arriva una chiamata particolare a fargli cambiare idea. In un'intervista a The Coaches' Voice, Blessin ha spiegato: "Con Rangnick ho avuto alcuni incontri su cosa avrebbe fatto e cosa avrei potuto fare, e sono andati molto bene. Le conversazioni mi avevano convinto che tornare nel mondo calcio fosse la scelta giusta, anche se me ne ero un po' disinnamorato".
La carriera del nuovo allenatore del Genoa si è inevitabilmente incrociata anche con quella dell'attuale direttore sportivo rossoblù Johannes Spors. Blessin, infatti, passa ben otto anni nel Lipsia, prima come vice-allenatore delle giovanili, poi, dal luglio 2017 al giugno 2020 come allenatore delle formazioni Under 17 e Under 19.
"Fin dall'inizio ho amato allenare. Adoravo aiutare i giovani giocatori e vederli salire in prima squadra. Posso capire perché così tanti allenatori decidono di rimanere nel calcio giovanile, ma al Lipsia ho avuto il gusto di allenare giocatori professionisti. Mi è bastato. Sul lato tattico ho imparato molto del gioco da Ralf Rangnick, così come da Ralph Hasenhüttl e Julian Naglesmann. Ovviamente anche Klopp è un grande riferimento", confessa l'allenatore.
La favola all'Oostende e la svolta con il 3-5-2
Nell'estate 2020, però, Blessin lascia il Lipsia: "Julian Nagelsmann ha firmato un contratto quadriennale come allenatore nel 2019, quindi quella porta è stata chiusa per me. Ho iniziato a cercare altrove. Mia moglie mi ha suggerito di iniziare a cercare un posto più vicino a Stoccarda. Per me si trattava di cercare il posto giusto. Ho parlato con alcuni club, ma niente sembrava giusto".
A convincerlo è la chiamata dell'Oostende, un piccolo club della Jupiler League, il campionato belga. Blessin arriva come un totale sconosciuto agli occhi dei tifosi, ma in poco tempo guadagnerà stima e affetto di tutto l'ambiente, guidando la squadra a un risultato storico. Dopo aver cominciato la stagione con il 4-3-3, l'allenatore tedesco cambia sistema, passando al 3-5-2 e a un oculato sistema di Gegenpressing. Nel corso dell'anno impiega regolarmente Arthur Theate, oggi difensore del Bologna di Mihajlovic.
Blessin porta l'Oostende fino ai playoff di fine stagione, al termine dei quali si classificherà quinto, battendo anche lo Standard Liegi 6-2 all'andata e 3-1 al ritorno. Questi risultati, mai raggiunti dal club nella sua storia, gli varranno il titolo di "Miglior allenatore del torneo" ai Pro League Awards. Nella stagione in corso, il rendimento dell'Oostende è calato notevolmente, ma ora l'allenatore tedesco ha una nuova opportunità, per mettersi in mostra anche in Italia e raggiungere una salvezza molto complicata per il Genoa.
"Qualcosa che mi ha aiutato è stato che sapevo esattamente come volevo che giocassero le mie squadre, grazie al calcio che mi piaceva da giocatore. Quando ti piace una filosofia come giocatore, è molto facile prenderla da allenatore e implementarla", ha detto Blessin a The Coaches' Voice.