La prima volta nel 2010 quando fu chiamato a sostituire l'esonerato Gasperini, la seconda nel 2013 al posto di Delneri. Mai, però, Ballardini era stato poi riconfermato sulla panchina del Genoa. La terza volta è stata quella buona. Troppo importante la cavalcata del Grifone da novembre alla fine della stagione, quanto bastava per convincere definitivamente Preziosi. Adesso, la prima cosa da fare, è programmare la prossima annata: "Perché già altre volte mi è capitato di non riuscire a farlo - ha spiegato lo stesso Ballardini a Sky Sport a margine del "Football Leader 2018 - sarà importante condividere le scelte con la società, vedere quali ruoli serve rinforzare e avere la possibilità di conoscere i giocatori prima dell'inizio della stagione".
Chissà se nel nuovo Genoa ci sarà o meno Mattia Perin, al centro di tante voci di mercato, soprattutto in ottica Juventus: "È uno dei portieri più forti che abbiamo in Italia, se non il migliore in assoluto - ha sottolineato Ballardini - per ora è qui, fino a quando non andrà via ce lo godremo fino in fondo. Non abbiamo pensato a nessun sostituto per ora". Lui, intanto, sta riflettendo sul suo futuro, senza paura di eventuali lotte per conquistare la maglia da titolare in una big: "Giuseppe Rossi? Si è allenato bene negli ultimi due mesi, la speranza è che continui a deliziare tutti noi con il suo infinito talento"
Poi è tempo di bilanci, soprattutto da un punto di vista individuale: "Medeiros il giocatore che più mi ha stupito? No, in realtà è stato Pandev. Alla sua età è stato serio fin da subito, un esempio, ha coinvolti tutti per le qualità che ha dentro e fuori dal campo. Medeiros all'inizio non era pronto, poi si è messo sotto con tenacia. Se si allena tanto può diventare un giocatore importante, perché ha talento". Chiosa finale su Ancelotti: "Sono contento che sia tornata in italia, è fra i più bravi al mondo, ha competenza e carisma. Il Napoli è molto ambizioso e lo ha dimostrato per l'ennesima volta"