Con la Champions già conquistata, domani (21:00, Mapei Stadium) per l’Atalanta sarà il momento di concentrarsi sull’altro grande obiettivo di stagione: la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Dopo Pirlo e Chiellini (qui le loro parole), anche Gian Piero Gasperini e Remo Freuler si sono presentati in sala stampa per analizzare la partita che li aspetta.
PADRONI DEL PROPRIO DESTINO
La prima domanda cui si trova a rispondere Gasperini non riguarda la partita in sé, ma quello che rappresenterebbe la finale: una ciliegina sulla torta dopo tutte le cose buone fatte in questi anni? “Io rimango dell’idea che sarebbe un’ottima ciliegina, ma la torta, il grosso sono stati questi cinque anni. Siamo cresciuti molto, abbiamo già giocato una finale e, soprattutto, le tre qualificazioni in Champions, che non sono un trofeo ma rimangono un grande successo”.
“Potrebbe essere il suggello che tutti ci chiedono, ma abbiamo la forza e la consapevolezza dei risultati che ci hanno portato fin qui”, ha aggiunto in seguito.
Ma c’è anche chi pensa che la Juventus possa lasciar vincere l’Atalanta in cambio di un impegno massimo contro il Milan, nella gara che, se vincessero i rossoneri, potrebbe precludere alla Juve l’accesso alla Champions: “No, ma queste sono stupidate di chi le dice. Noi siamo responsabili del nostro destino come Milan e Juventus, che sono delle grandi squadre. Dopo 37 partite siamo arrivati a questo punto. In entrambe le partite faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per vincere la coppa e arrivare secondi. Il resto sono illazioni di poco conto”.
Intanto, l’Atalanta non ha da preoccuparsi della Champions, essendo già qualificata: “Noi quest’anno siamo stati bravi. Non eravamo mai riusciti ad arrivare davanti alla Juventus, anche perché aveva vinto nove campionati di fila, alle altre sì. Questo perché non hanno avuto la stagione degli altri anni, ma questo non significa che la squadra e i loro giocatori non siano d’altissimo valore, significa che noi in campionato siamo stati più bravi”.
Lo stesso allenatore dell’Atalanta non ha ancora alzato un trofeo nel corso della sua carriera: “Io sono soddisfatto di ciò che abbiamo raggiunto, le soddisfazioni passano anche dalle prestazioni. In campionato abbiamo vinto 23 partite, l’anno scorso abbiamo fatto 78 punti. Non è come alzare la coppa per qualcuno, ma se avessi dovuto scegliere fra Champions e Coppa Italia, avrei scelto la Champions”.
Tornando al campionato, lì l’Atalanta ha già battuto la Juventus quest’anno. Quale sarà la differenza fra quella partita e quella li aspetta domani? “Ogni gara ha la sua storia. Si gioca in finale secca, non è campionato. Potrebbe essere una partita diversa, anche se le squadre si conoscono bene e non cambieranno atteggiamento”.
E quale sarà, invece, la differenza con la finale già disputata dall’Atalanta due anni prima? "L'avversario, il contesto. È una gara secca, i valori delle squadre sono diversi. Quella non fu una gara giocata tantissimo, spero che domani sia più bella tecnicamente, anche se spesso le finali sono così”.
Secondo Gasperini, però, l’Atalanta non parte favorita: "Contro la Juventus non puoi essere favorito. È come col Real, sono squadra costruite con ambizioni e traguardi diversi, ma ovviamente pensiamo di poter vincere. Al di là del risultato del campionato, la Juve resta una grande squadra con giocatori molto forti”.
E se dopo la partita lo chiamasse proprio la Juve per allenare? Suggestioni che a Gasperini non interessano: "Se la battiamo domani faremmo una grande festa e non avremmo tempo per queste cose”.
Infine, la novità più lieta in questa finale: il ritorno del pubblico. "Una piacevole novità, credo che ci abitueremo in fretta. Spero che il pubblico possa tornare stabilmente, è un elemento fondamentale e ci è mancato tantissimo da Valencia in poi. E' una novità, ma la speranza è che si possano riaprire gli stadi e vedere i tifosi sostenere le proprie squadre”.
LE PAROLE DI FREULER
Accanto a Gasperini, anche Remo Freuler è stato sottoposto alle domande dei giornalisti. La prima, ovviamente, su chi sia favorito: “Siamo arrivati in finale come loro, quindi si gioca 50 e 50, in una partita secca non c’è un favorito. Ci si misurerà in campo, noi siamo motivati. È uno stimolo un titolo per un giocatore e sempre una valore aggiunto. Sin da piccolo ho il sogno di alzare un trofeo, quindi sono molto carico”.
Com’è cambiata l’Atalanta rispetto a due anni fa, quando giocò l’ultima finale di Coppa Italia? “Credo che siamo cambiati tantissimo. Oggi abbiamo una rosa molto più forte di due anni fa, abbiamo la consapevolezza di aver già giocato una finale e altre partite secche. Siamo migliorati tantissimo e siamo sicuramente più forti di due anni fa”.
Poi, Freuler ci tiene a mettere in chiaro che non non tremeranno le gambe, né per la Juventus né per la posta in palio: “Mi sa che se io ho paura di giocare, altrimenti il mister non mi mette in campo, quindi paura non ne ho”. E, d’altro canto, precisa anche che il fatto che ci sono i bianconeri davanti a lui non sarà uno stimolo in più: “Non ho più stimoli perché gioca contro la Juventus, ho più stimoli perché domani gioco una finale”.
Freuler, si vede, è molto motivato per questa finale. E anche quando gli si chiede se l’Atalanta non sia più una favola ma una realtà consolidata risponde con decisione: “Per noi sì, magari per loro no, ma hanno già perso contro di noi e siamo davanti a loro in campionato. Noi sappiamo quanto siamo forte, se loro pensano che noi siamo solo una favola va bene così, ma noi siamo una squadra forte e possiamo battere chiunque”.
Infine, anche per Freuler un commento sul lieto ritorno degli spettatori: “Mi piace molto che siano tornati i tifosi perché erano mancati tantissimo, quindi speriamo di poter dare una gioia ai nostri tifosi”.