La prima volta non si scorda mai. E questo vale tanto per i tifosi del Monza quanto per Berlusconi e Galliani, che hanno permesso al club biancorosso di raggiungere per la prima volta nella sua storia la Serie A. "Sognavo di arrivare in A con la squadra della mia città - ha dichiarato l'amministratore delegato a Repubblica. Ho visto ben pochi minuti di questi play-off. A Pisa, sul 2-2 me ne sono scappato in uno stanzino e loro hanno segnato. Ma i supplementari li ho resistiti tutti. Un'emozione pazzesca".
Ora Berlusconi e Galliani si preparano ad affrontare il "loro" Milan: "Il cuore di Berlusconi sarà esattamente diviso in due, ma tiferà Monza. Per quanto mi riguarda, il Milan è stato tanto per la mia vità, ma il Monza 'è' la mia vita. È la mano di mia mamma Annamaria che mi portava allo stadio. Ricordo anche la prima volta: era il 1951 e i biancorossi giocavano a Omegna e festeggiavano la promozione in B, e io c'ero".
"Berlusconi è sempre stato abituato a vincere, non smetterà ora..."
Una promozione in Serie A che ancora non era nella bacheca di Galliani: "Dalla C al Mondiale per club avevo vinto tutto, tranne il campionato di Serie B. Ora ho chiuso il cerchio". E quando Berlusconi parlava di scudetto e Champions League non scherzava: "È sempre stato abituato a vincere, non smetterà ora...".
Ora si pensa a un mercato in grande: "Sono uno spendaccione - scherza Galliani. Purtroppo lo sono anche nella vita di ogni giorno... vedremo, vedremo. A parte i giocatori che compreremo, sono orgoglioso dei 13 milioni investiti nello stadio e nel centro sportivo di Monzello. Quando siamo arrivati cadeva tutto a pezzi, era un disastro. Però pensavo che saremmo arrivati in Serie A un anno prima".
L'intervista completa sulle pagine di Repubblica