La tecnologia trova sempre più spazio nel mondo del calcio. Dopo la Var, infatti, presto potrebbe arrivare un altro aiuto per la direzione arbitrale.
Si chiama “automated offside”, il fuorigioco “automatico”, e potrebbe cambiare il modo di individuare il fuorigioco. I test che la Fifa inizierà a Doha nell’Arab Cup saranno determinanti.
"Stiamo lavorando a una Var light"
Il nome è “automated offside”, attualmente “semi-automated” soltanto perché la tecnologia comunica con la sala Var e non direttamente con l’arbitro. Quando questo passaggio sarà saltato, il “semi” sarà cancellato dalla definizione. Lo ha spiegato Pierluigi Collina, capo degli arbitri mondiali, prima dell’inizio dell’Arab Cup: “Stiamo lavorando a una Var light, meno costosa, con meno avar e soprattutto al nuovo fuorigioco automatico. Ci rendiamo conto che a volte i tempi della risposta del Var sono lunghi. Ora possiamo avere risposte più veloci e anche accurate, perché il ‘full-automated’ valuterà non soltanto la posizione del giocatore, ma anche il suo coinvolgimento nell’azione”.
"Fuorigioco in tempo quasi reale"
È stato il direttore del dipartimento Football Technology & Innovation Johannes Holzmüller a spiegare come funzionerà il nuovo fuorigioco: “Faremo installare una telecamera sul tetto dello stadio. I dati di tracciamento del video saranno inviati alla sala operativa. La linea di fuorigioco e il punto di calcio rilevato saranno forniti all’operatore del replay in tempo quasi reale e quindi mostrate al Var”. L’obiettivo è presentare il “semi-automated” al prossimo Mondiale in Qatar nel 2022.