La Fiorentina si avvicina alla prima di campionato, all'esordio in Serie A della nuova proprietà americana. Dall'altra parte un avversario non banale, perché al Franchi arriverà il Napoli di Ancelotti. La seconda forza, l'anti-Juve degli ultimi anni: "Una squadra che lotterà per lo scudetto, perché ha aggiunto giocatori di livello come Manolas e Lozano. Va un po' con il pilota automatico, è quella che ha cambiato meno quando noi siamo quelli che lo hanno fatto di più. Gli azzurri fanno 80 punti di media a campionato, sono paritti da lontano ma sanno dove vogliono arrivare. Noi ovviamente siamo indietro nella costruzione, ma questo era prevedibile. Ci sarà bisogno di tutte le energie possibili. Non potremo dominare l'avversario. Ci dovremo abbracciare e farci abbracciare forte dai nostri tifosi. Sarà una gara difficile".
Da vedere se ci sarà Ribery, che si è presentato dicendo di non essere ancora in condizione: "Siciuramente è indietro. Ho parlato a lungo con lui, mi ha convinto subito. Vuole mettersi a disposizione, vuole essere ancora competitivo e vuole aiutare i giovani. Lo porterò comunque in panchina perché ha voglia di esserci e mi auguro ci sia la possibilità di farlo giocare. E' straordinario, uno degli assist man più forti degli ultimi dieci anni. In allenamento non si risparmia, sa che attraverso il lavoro si possono ottenere grandi risultati".
Il mercato sullo sfondo, con la Fiorentina che ha cambiato tanto ma che è ancora in costruzione: "La società sta operando benissimo, sono arrivate certezze come Badelj e Pulgar, che possono giocare insieme ma che in questo caso avrebbero bisogno di esterni più difensivi dei nostri. Siamo in via di sviluppo e il calendario non ci aiuta. La società sicuramente migliorerà ancora la rosa. Abbiamo grande entusiamo, però ci vogliono pazienza e tempo".
Un rebus da risolvere è quello del numero nove, della punta: "Vlahovic o Boateng? Sono molto diversi fra loro. Il primo ha grande stima da parte mia, ma non bisogna avere fretta. Ha caratteristiche giuste al mio gioco. Voglio un 9 che faccia gol, se non li fa lui allora devono farli gli esterni. Li abbiamo bravi, Chiesa deve fare più di sei reti per esempio. Sottil e Montiel devono ancora debuttare".
Primo giorno di scuola per Montella, tempo quindi anche di stilare una prima griglia di partenza: "Le grandi sono ancora più forti dell'anno scorso, ma le squadre medie si sono rafforzate con criterio. Sarà un campionato più livellato verso l'alto. Il Napoli è da scudetto, forse prenderà anche una punta".
Obiettivi chiari: "Creare identità e senso di appartenzenza in cui i tifosi possono rispecchiarsi". E sul futuro di Biraghi: "E' ancora un nostro giocatore, fa parte della squadra. Ci sono delle valutazioni tecniche e psicologiche che farò di vola in volta".
Chiosa su Commisso, che al Franchi ci sarà: "Ha dimostrato di avere grandissima passione per la squadra, se fosse per lui starebbe qui fisso. Gli piace parlare con tutti noi, gli piace motivarci".