Novanta minuti sospesi fra la voglia di restare in A e l'incubo retrocessione. Novanta minuti che nessun tifoso della Fiorentina, qualche mese fa, si sarebbe aspettato di vivere. I viola non vincono in campionato da quindici partite e i 40 punti in classifica faranno vivere una serata da brividi al Franchi. Laddove la Fiorentina non vince da oltre cinque mesi (3-1 con l'Empoli lo scorso 16 dicembre) e dove ospiterà un Genoa che si gioca tutto.
"Abbiamo lavorato sulla testa e sulla consapevolezza - ha esordito Vincenzo Montella in conferenza stampa - abbiamo esaminato quello che è successo nelle ultime sette partite, perché il destino del calcio ci ha penalizzato. Ci giochiamo una stagione, bisogna difendere Firenze. Questo può essere inteso come un momento di crescita e unione futura. La squadra si allena bene, ha fatto anche delle buone prestazioni, ma è successo l'incredibile. Niente vittimismo però. Domani bisogna mettere un timbro sulla stagione, andando in campo senza paura. Perché il destino della Fiorentina dipende da noi".
Sarà importante l'appoggio del Franchi: "Anche perché in questa settimana ho ritrovato Firenze, con la sua passione, la sua voglia di incidere - ha spiegato - questo affetto lo ha sentito anche la squadra. Sono certo che domani, nonostante la difficoltà enome, la nostra gente sarà un vantaggio. Lo sarà anche per il futuro".
La Fiorentina non si aspettava di ritrovarsi all'ultima giornata ancora a caccia della salvezza: "Siamo in questa situazione per colpa nostra - ha continuato Montella - detto questo, la squadra si impegna e ha fatto delle belle partite, poi se sbagli cinque o sei gol vuol dire che c'è paura. Siamo quelli che creano di più senza concretizzare, invece gli avversari ci riescono alla minima occasione. Non dobbiamo svegliarci perché non abbiamo mai dormito. Abbiamo responsabilità ma anche il destino nelle nostre mani. Mi auguro che quando ci sveglieremo da questo incubo, ciascuno di noi si faccia un' analisi per vedere cosa ha sbagliato"
Dall'altra parte ci sarà il Genoa, che si gioca la permanenza in A: "E' una squadra che fa poco fraseggio, che gioca bene fra le linee con Pandev e altrettanto in profondità con Kouamè. Sanno cambiare a partita in corso e fanno molti gol quando recuperano palla nella loro metà campo. Dovremo essere al 100%".
Dopo una chiosa rapida sulle condizioni di Mirallas: "Lo stiamo valutando giorno per giorno, lui ha dato sua disponibilità, vedremo all'ultimo momento" Non può mancare una domanda sulle ultime voci riguardo alla società e ad una possibile cessione all'imprenditore italo-americano Commisso: "Ci mancava solo questa - ha scherzato Montella - sono abituato perché Commisso mi ha seguito anche nel mio periodo al Milan. A parte tutto, sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Adesso conta la passione che ha la famiglia Della Valle, come ha dimostrato ieri Andrea, che sta soffrendo molto. Dispiace per lui, che sente questa situazione. La sua passione è intatta".
La Fiorentina dovrà pensare alla propria partita, anche se sarà impossibile non buttare un occhio su Inter-Empoli: "L'unico errore che non devi fare è pensare che tu possa giocare una partita di attesa - ha ribadito Montella - scenderemo in campo con l'idea di vincere, se non ci riusciremo allora dovremo non perdere".
Curioso che dall'altra parte l'allenatore viola ritrovi Prandelli, proprio colui che qualche mese fa, negli studi Sky, gli aveva consigliato di riflettere bene prima di tornare in panchina: "Se l'ho fatto? Assolutamente sì, l'ho detto fin dal primo momento. Ci siamo trovati in una situazione nuova e inaspettata, ma questo mestiere è fatto così, ci sono alti e bassi. Sono ancora più cario in questa situazione. La sfida è intrigante".
Battuta finale sulla squalifica post Parma, che gli impedirà di stare in panchina domenica sera: "Ho sbagliato e chiedo scusa anche all'inserviente. Per nervosismo ho dato un pugno al cartellone, senza vedere chi ci fosse dietro. E' giusto che paghi, dispiace succeda in questo momento. Sarà una partita diversa anche per questo motivo".