Quando una lettera cambia tutto. Tanto che anche il livello di popolarità di una persona che con il calcio non c'entra nulla può salire a dismisura.
Da Alisson Becker ad Alison Becker il passo è breve soltanto per iscritto. Tanto che potrebbe sembrare niente più di un errore di battitura, di quelli per i quali Google è pronto a precisare "Sei sicuro che stavi cercando...".
Ma con pochi caratteri e un annuncio fake diventato nel giro di poche ore popolarissimo su Twitter, Alison (con una 'S') ha ingannato molti tifosi del Liverpool.
"Felice di annunciare che andrò al Liverpool come portiere!", e la notizia di mercato del giorno subisce una svolta social inaspettata.
Tutta colpa di quella 'S' in meno che cambia tutto ma riesce a portare alla ribalta delle cronache del calciomercato la signora Alison Helen Becker, attrice e comica statunitense.
Il suo cinguettio fa presto il giro dell'Inghilterra (Liverpool la città più ingannata), complice anche la sua spunta blu vicino al nome: account verificato e tranello ancora più riuscito.
Oltre 8mila retweet e più di 20mila cuoricini per l'annuncio tanto... aspettato? Non proprio...
I numeri comunque sono rimasti tali (anzi, in crescita), anche quando queste quasi 30mila persone sono andate a rileggere bene il suo nome e ad ingrandire la foto profilo.
Messa a fuoco tardiva, ormai quel post ha spopolato; tutto grazie ad Alison che ha colto la palla al balzo, ha cavalcato un tema caldo sul social network e ha deciso di chiudere così arbitrariamente il suo 'trasferimento' al Liverpool.
Alisson (con due 'S'), invece, ancora non ha annunciato il suo passaggio ai Reds. Il Liverpool ha presentato alla Roma un'offerta che tocca i 70 milioni di euro bonus compresi e tutti abbastanza facilmente raggiungibili.
I giallorossi, però, chiedono al Liverpool un sforzo in più, circa 75 milioni di euro bonus compresi per far partire il portiere classe 1992.
Valutazioni in corso e senza escludere la possibilità che per il brasiliano possa scatenarsi un'asta, magari con l'inserimento del Chelsea.
