Fabio Ceravolo, il bomber... pittore: la video-intervista
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Data: 13/10/2018 -

Fabio Ceravolo, il bomber... pittore: la video-intervista

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Dopo 8 anni l'attaccante del Parma torna in Serie A, siglando il suo primo gol stagionale contro il Genoa. Dopo una vita nelle serie minori, Ceravolo racconta la sua rinascita.
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Dopo 8 anni l'attaccante del Parma torna in Serie A, siglando il suo primo gol stagionale contro il Genoa. Dopo una vita nelle serie minori, Ceravolo racconta la sua rinascita.

Il calcio e l’arte. Un binomio che all’apparenza può sembrare in contrasto ma che in realtà funziona benissimo, perché il calcio è arte. Per maggiori informazioni chiedere a Fabio Ceravolo, attaccante classe ’87 del Parma, che fuori dal campo ama dipingere o meglio scarabocchiare come ha raccontato ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com a Collecchio, centro sportivo del Parma. “Dopo cena, quando sono stanco mi metto sul divano e guardo un telefilm. Altre volte mi chiudo in cantina e inizio a scarabocchiare su qualche tela. Non la definisco pittura, perché sembra quasi una cosa seria, io sono un autodidatta e faccio qualche personaggio di Pop Art e adoro rappresentare i protagonisti di Walt Disney. Li faccio e poi li tengo per me, quando invece ne esce uno carino lo pubblico. E’ una cosa che mi rilassa e lo faccio nel tempo libero. Ho trovato un giusto passatempo”.



"IL RITORNO IN SERIE A? UNA RIVINCITA. SI CAPIVA CHE CONTE SAREBBE DIVENTATO UN GRANDE ALLENATORE"

Fantasia e qualità, caratteristiche che l’attaccante di Locri non mette solo su tela ma anche sul campo, quello della massima serie che è riuscito a riconquistarsi dopo anni di sacrifici. “Sto vivendo una seconda carriera calcistica nella Serie A, dove ero arrivato quando ero giovanissimo all’età di 22 anni con la maglia della Reggina. Poi è arrivato il trasferimento in prestito a Bergamo all’Atalanta, dove ho trascorso due anni tra alti e bassi. Nella prima stagione siamo retrocessi in Serie B, dove abbiamo lottato fino alla fine e poi nell’anno successivo c’è stata una rinascita ottenendo la promozione. Ho avuto tra i tanti allenatori a Bergamo anche Antonio Conte, che già dimostrava la stoffa di un grande curando tutti i dettagli. Ora sono tornato in Serie A dopo aver ottenuto la promozione per due volte consecutive, prima con il Benevento e poi con il Parma. E’ stata per me come una rivincita”.

Quasi una rinascita per Fabio Ceravolo che con il suo Parma sta volando in Campionato con ritmi straordinari (13 punti e solo due lunghezze di distanza dalla zona Champions) trovando la rete nella partita vinta allo stadio Ferraris contro il Genoa. “L’andamento che stiamo avendo in questo ritorno in Serie A mi rende felicissimo, ancora di più ha fatto il gol segnato a Marassi, che mi ha permesso di tornare al gol in Serie A, è stata come una liberazione. Ora spero di farne tanti altri”.




"MI PIACE FARE GLI SCHERZI AI MIEI COMPAGNI. CON BARILLA' PARLO CALABRESE"

E il segreto di questo Parma sembra essere il grande gruppo all’interno dello spogliatoio, tutti sono amici ed uno per Ceravolo lo è di vecchia data. “Ho avuto la fortuna sin dall’anno scorso di trovare Antonino Barillà con il quale sono cresciuto nel settore giovanile della Reggina e quindi sono legato a lui ed è molto più facile giocarci insieme. Parliamo la stessa lingua in campo, ma anche fuori con il dialetto calabrese. Ed è stato lui a fornirmi un assist meraviglioso per il mio primo gol a Genova. Barillà dice che a volte esagero ad essere burlone, ma è il mio modo di essere che mette anche gioia nello spogliatoio. Quando le cose vanno bene in campo si scherza più facilmente. Faccio scherzi nello spogliatoio, modifico foto o video dei miei compagni per prenderli in giro. Io sono molto presente sui social, non mi prendo mai sul serio. Trovo sia più positivo essere simpatici e lasciare qualche bel ricordo piuttosto che essere troppo seri”.



"RONALDO IL MIO IDOLO. TIFO INTER DA QUANDO SONO PICCOLO"

Nel presente e nel futuro di Ceravolo c’è il Parma, dunque, ma nel suo cuore l’Inter che da quando era piccolino tifa. Una passione nata anche per il suo grande idolo Ronaldo il Fenomeno. “Sembra banale dirlo ma tutt'oggi mi porto i suoi poster, ricordo ogni sua partita. Era un giocatore impressionante e a distanza di anni ti rendi conto di quanto fosse stato forte. Poi guardando ad oggi ammiro gli attaccanti che si avvicinano al mio modo di giocare, come Ciro Immobile che è bravissimo ad attaccare la profondità e a farsi trovare pronto”. Ed è proprio la prossima sfida di campionato, Parma-Lazio, che metterà di fronte i due attaccanti e chissà che l'estro di Ceravolo possa servire in campo e non solo su tela.




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