Un presente da vicecampione d’Europa, un futuro ancora tutto da scrivere. Christian Eriksen e il suo Tottenham hanno perso la finale di Champions League contro il Liverpool, ma la stagione resta comunque positiva. Per il centrocampista danese 51 presenze, 10 gol e 17 assist.
Anche un contratto in scadenza nel 2020 e una certa volontà, dopo sei anni con gli Spurs, di provare sfide nuove: “Sento di essere arrivato ad un punto della mia carriera in cui potrei voler provare qualcosa di nuovo” ha spiegato dal ritiro della Nazionale, laddove sta preparando le sfide contro Iralanda e Georgia in vista delle qualificazioni al prossimo Europeo.
“Ho grande rispetto per gli anni passati al Tottenham – ha continuato - ma mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo”. Anche perché, oltre alle offerte, il suo contratto con il Tottenham sta per scadere e il club non si è fatto ancora vivo: “Spero che ci sarà un chiarimento durante l'estate – ha spiegato – nel calcio non sai mai, può succedere in qualsiasi momento. Ci vuole tempo”.
Insomma: “Dipende dal presidente Daniel Levy. Io via? Serve che un altro club si metta a trattare. Altrimenti devo sedermi al tavolo e negoziare un nuovo contratto. Ma non posso fissare un appuntamento da solo”. Il Tottenham è vicecampione d’Europa. Sono poche le squadre che rappresenterebbero un salto di qualità quindi: “Se devo andare via, allora spero di farlo per compiere un passo in avanti. Real? Lo sarebbe, ma serve che chiami il Tottenham. E per ora, da quanto ne so, non è successo”.