Questo sito contribuisce all'audience di

Eriksen: “Sono morto per cinque minuti. Ora sogno il Mondiale”. VIDEO

Le parole di Christian Eriksen che ringrazia medici, familiari e le migliaia di tifosi che gli hanno dato grande supporto dopo lo spavento e il malore in campo

Christian Eriksen è tornato a parlare. Dopo il terribile spavento del giugno scorso, il danese ha raccontato dei momenti in cui, ancora sotto osservazione in ospedale, continuava a ricevere l’affetto di migliaia di tifosi che avevano sentito il bisogno di scrivergli o inviargli fiori, mail o lettere.

 

eriksen_screen3_gdm.jpg

“Sono morto per cinque minuti”

E’ stato bello sapere che molte persone abbiano sentito il bisogno di scrivermi o di mandarmi fiori. Mi ha fatto molto bene e mi ha reso felice. All’ospedale continuavano a dirmi che ricevevo sempre più fiori. Era strano, non me lo aspettavo, ma lo hanno fatto perché sono morto per cinque minuti. Sono stati tutti molto gentili e di grande aiuto per me. E la gente continua a scrivermi”, ha detto all’emittente danese DRTV. 

 

eriksen_screen_gdm.jpg

 

“Ho ringraziato di persona le persone che ho incontrato: i dottori, i miei compagni e le loro famiglie, ma voglio ringraziare per il supporto anche tutti i tifosi che hanno mandato migliaia di lettere, mail e fiori, tutti coloro che mi hanno incontrato per la strada, in Italia o in Danimarca“. 

 

eriksen_screen2_gdm.jpg

“Il mio sogno è giocare il mondiale in Qatar”

E dopo l’intervista, Eriksen ha voluto ribadire con un tweet i ringraziamenti verso tutti coloro che gli sono stati vicini in un momento così delicato: “E’ passato un po’ di tempo. Spero che questo video spieghi come mi sento nei confronti di tutti i messaggi, lettere, mail, fiori, pensieri e tutto il resto. Grazie con tutto il cuore“. Poi il danese ha pubblicato un secondo video con un nuovo estratto dell’intervista. Dove, se possibile, ha stupito ancora di pi+. In positivo, ovviamente:Il mio obiettivo è giocare il Mondiale. Il mio sogno è tornare e sono sicuro che posso farlo perché ora sto bene. Voglio tornare a giocare con la nazionale, magari al Parken. Il mio cuore non è un ostacolo“. 

[tweet id=”1478416464382156802″]