Edin Dzeko è tornato. In tutti i sensi. Ha ritrovato il goll in casa, che mancava da quasi un anno - l’ultima volta lo scorso campionato il 28 aprile contro il Chievo. - Ma anche la felicità di giocare, con quel sorriso sparito dal suo volto da troppo tempo. Malumori, litigi, dinamiche di mercato e pensieri sul proprio futuro che non sono mai secondarie. Ma soprattutto il campo, lo sa bene anche Ranieri: “I risultati aiutano ad essere più sereni, più tranquilli, più distesi. Anche negli allenamenti”.
E con la seconda vittoria consecutiva senza subire gol (prima volta in stagione) tutto passa in secondo piano. A Ferrara il litigio, oggi l’assist e i sorrisi. E cosi la coppia Dzeko-El Shaaarawy diventano manifesto di una Roma diversa. Due facce della stessa medaglia colorata di giallo e rosso, che riparte da quel sogno chiamato Champions League. La Roma per una sera torna al quarto posto solitario. Grazie al gol del suo attaccante, fondamentale per la rincorsa all’Europa dei grandi. Ranieri non si nasconde: “Perchè scelgo sempre Dzeko? Perchè non è possibile che un goleador così sia sotto media. Da qui alla fine ci regalerà tante soddisfazioni”. Intanto con quello all’Udinese Edin Dzeko raggiunge quota 86 gol con la maglia della Roma, il club con cui ha segnato di più in carriera.
Sei partite alla fine: Edin e la Roma uniti per l’Europa, poi il futuro si vedrà. Continuare insieme o lasciarsi? Tutto è ancora in ballo. Il club e il bosniaco a fine stagione si siederanno al tavolo e parleranno. Da una parte c'è la Roma che vuole capire la volontà e la voglia del bosniaco di continuare con la maglia giallorossa. Sul piatto c’è un attaccante di 32 anni, che più volte in stagione non ha nascosto i propri malumori con il contratto più oneroso della rosa con scadenza 2020. Dall’altra c’è Dzeko, che ascolterebbe i discorsi sul rinnovo di contratto (a cifre simili all’attuale) ma con la forza dei numeri e di un’offerta importante dal West Ham, oltre agli interessi in Turchia e gli occhi del Dortmund e dell’Inter addosso, nel caso uscisse Icardi.
La situazione in casa Roma però è chiara: serve abbassare il monte ingaggi e il contratto di Dzeko è il primo della lista. Con un contratto in scadenza tra un anno l’estate 2019 porta obbligatoriamente a due strade: cessione o rinnovo. La prima non è una priorità, ma un’opzione possibile alle cifre della Roma (circa 20 milioni di euro). La seconda è una possibilità ma con un taglio drastico ai quasi 6 milioni annui percepiti da Dzeko. Sei partite per capire tutto. Futuro e obiettivi. Della Roma e del suo attaccante.