Quest’estate il suo destino sembrava essere lontano da Roma. Poi la scelta di cuore: "Questa è casa mia", dichiarò Edin Dzeko prima del rinnovo di contratto con i giallorossi fino al 2022. E’ lui il simbolo del nuovo corso giallorosso, è lui la certezza di Fonseca. Il calciatore bosniaco si è confessato in una lunga intervista a La Stampa: "La Bosnia è casa mia. La nazionale mi dà un’emozione unica, la lascerò solo quando mi chiederanno di farlo. Non sono italiano ma in Italia sto molto bene”. Sul percorso della sua nazionale: “Avremmo dovuto esserci noi dietro l’Italia non la Finlandia. In alcune gare ci è mancata la personalità. Adesso il nostro unico pensiero per qualificarci è alla Nations League. Mancini? Mi ha allenato al Manchester City mi ha voluto lui, ma il nostro rapporto è stato altalenante. A volte ho sbagliato io altre lui. Sapevo che avrebbe fatto il C.T. prima o poi. La sua Italia gioca un buon calcio, ma solo agli europei sapremo se gli azzurri saranno realmente tornati”.
Poi sulla Roma: “Il mercato è troppo lungo e quest’estate è stato un aspetto che ha pesato. Sembrava dovessi essere ovunque, invece il primo giorno di ritiro parlai con Fonseca e gli dissi che mi sentivo un calciatore della Roma. Sono più motivato e contento. La fascia da capitano pesa tantissimo, ma io sono pronto. Fonseca? E’ schietto e sincero come piace a me. Fa sentire tutti importanti. Zaniolo? Il primo allenamento andava fortissimo. E’ un grande talento che deve essere grato alla Roma”. Infine sul campionato: “La Juve é sempre favorita, ma l’Inter può impensierirla. Conte trasmette fiducia. Noi dopo una partenza negativa ci siamo ripresi. Questa società merita di stare in alto”.
L’intervista completa sull’edizione di oggi de La Stampa
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