Lo stop è arrivato un po’ da tutte le parti. Prima Fonseca in conferenza stampa nel pomeriggio con un laconico “vediamo la prossima settimana”, poi in serata le parole dell’ad dell’Inter Marotta che parlando di oste e conti ha messo la parola fine a qualsiasi tipo di evoluzioni per lo scambio Sanchez-Dzeko. A conferma di come tutta la giornata di oggi fosse passata senza nessun ulteriore contatto tra Roma e Inter.
Fine quindi, e via libera all’utilizzo, tanto di moda in questo periodo, di avverbi latini e conta delle fasi. Partirà il Dzeko-quater con la maglia della Roma o la “fase 2” del rapporto Dzeko-Fonseca. Scherzando, ma non troppo, oggi è stato il giorno delle prime riflessioni a Trigoria per dare il via alla lunga maratona di riconciliazione tra l’allenatore della Roma e l’attaccante bosniaco.
Un lavoro obbligato che le due parti dovranno fare per il bene della Roma, con la società “regista” della possibile pace. Fonseca ha bisogno di Dzeko, tanto quanto l’attaccante ha bisogno del suo allenatore. Almeno per i prossimi quattro mesi, poi a fine maggio probabilmente ognuno andrà per la sua strada. Ma adesso c’è una stagione da portare a conclusione, cercando di raggiungere gli obiettivi che la proprietà ha richiesto.
Da Pinto in giù, in società cercheranno di ricongiungere le parti almeno attorno al risultato sportivo e agli obblighi professionali. Quel senso di responsabilità che di questi tempi fa il paio con “fasi” e avverbi latini. Parliamo di calcio, ovvio, non certo di questioni tanto importanti quanto attuali. Ma il nocciolo ha molte similutidini. Mettere un punto e ripartire, lavorando insieme per il bene della Roma.