Dal Messico all'Europa: Diego Lainez, il millennial d'oro del Betis
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Data: 15/02/2019 -

Dal Messico all'Europa: Diego Lainez, il millennial d'oro del Betis

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La storia di Diego Lainez: il millennial del Betis che ha segnato il gol del 3-3 nella partita di Europa League contro il Rennes
La storia di Diego Lainez: il millennial del Betis che ha segnato il gol del 3-3 nella partita di Europa League contro il Rennes

Gol e rimonte, il divertimento in Europa League è targato Betis. E a segnare il gol del 3-3 all’ultimo minuto nella trasferta con il Rennes è uno che sembra essere il personaggio perfetto per questo tipo di situazioni: Diego Lainez, il millennial della storia verdiblanca.

È arrivato dal Messico da un mese e mezzo, ma ha già trovato modo di far parlare di sé. Anche perché è una costante della sua carriera: arrivare, stupire, segnare. Lo ha fatto con il Club América, la squadra per cui ha sempre fatto il tifo arrivando a chiedere in ginocchio al papà di farlo andare via dal Pachuca per vestire i colori della sua squadra del cuore.

Scelta non facile da accettare per un padre, soprattutto perché dalla sua Villahermosa (stato del Tabasco) a Città del Messico, ci sono più di 800 Km di distanza. Ma al cuore di un americanista non si comanda, neanche a 12 anni. Lì ha rincorso il sogno di diventare come i suoi idoli Cuauhtémoc Blanco e Salvador Cabañas, le grandi leggende dell’América. A 16 anni ha esordito in prima squadra ed è diventato il primo millennial della storia del campionato messicano a segnare un gol in Primera, il più giovane in assoluto a esordire nei tornei corti (Apertura e Clausura) e il più precoce di sempre nel segnare una doppietta.

Record che lo hanno portato in fretta tra gli appunti degli osservatori europei, soprattutto dopo lo scorso Torneo di Tolone in cui è stato grande star. Lo ha comprato il Betis a gennaio, regalandogli la maglia 25 con cui però non ha potuto esordire: la federazione impedisce che vengano vestiti numeri non consecutivi e non essendoci un venticinquesimo tesserato, Lainez avrebbe potuto scegliere solo tra il numero 24 e il 22, rimasto libero dopo il mercato.

Addirittura alla prima trasferta dopo il suo acquisto rimase in panchina perché il Betis era partito per San Sebastián senza una maglia con il nuovo numero e per evitare sanzioni preferì non metterlo in campo. Il club stesso si è fatto carico persino del cambio di maglia di chi aveva già acquistato quella con il numero sbagliato.

Ora Lainez brilla con la 22: millennial record non solo in Messico ma anche in Europa, esaltato da un gol che per il cammino in Europa League del Betis potrebbe essere decisivo.



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