Vigilia di Europa League per il Napoli, che domani giocherà alla Red Bull Arena contro il Saliaburgo, il ritorno degli ottavi di finale. Ha parlato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis da Salisburgo, annunciando il rinnovo di contratto per Cristiano Giuntoli e non solo: "Cristiano Giuntoli ha rinnovato per cinque anni. Siamo molto felici del suo lavoro e siamo sicuri che la società e la squadra potranno crescere ancora". Insigne? "Non mi risulta sia sul mercato. Non c'è un prezzo per lui".
Il presidente del Napoli ha poi parlato del gap con la Juventus: "Se io devo ridurre il mio gap con le grandi d'Europa, ma parlo di qualsiasi squadra, dovrei indebitarmi perché loro fatturano 800-900mln, pure la Juve che fattura 400-500 dovrebbe indebitarsi. Io non posso farlo. Sono considerato virtuoso perché non mi indebito, mi sono indebitato con me stesso quando ho messo 100mln miei personali per tornare subito in serie A". Poi ha aggiunto: "Sì, io credo che nei prossimi cinque anni il calcio cambi. Io sono l'unico titolare del club, sentiti i miei collaboratori poi decido io senza sentire consigli d'amministrazione. In altri paesi ci sono gli arabi, in Spagna è ancora diverso dove neanche Florentino è il vero proprietario del Real. è una Europa disunita e speriamo che l'ECA con Agnelli si contrapponga all'Uefa per riuscire tutti insieme a cambiare le regole del gioco". Superlega? In Italia il Napoli è la terza-quarta squadra italiana, quindi è chiaro dovrebbe avere più potere di altre squadre. Se dovessi rifondare il calcio italiano farei una Superlega con 12 squadre. Col Bari in C rideremo perché già mi dicono che ci sono già tanti club a rischio fallimento che faranno iscrivere per far partire i campionati".
Sui complimenti alla Juventus: "Hanno fatto una grande partita, anche se L'Atletico e Simeone hanno sbagliato totalmente il match. Per noi invece domani sarà una partita complicata, giochiamo con due centrali inediti in cui crediamo molto, non devono giocare con timidezza". Una finale di Supercoppa Europea ad Istanbul? "Sarebbe un sogno, il più bel regalo dei miei anni di presidenza".