Rincorsa, sinistro vincente e palla che si insacca in fondo alla rete. Gol del pareggio, 1-1 in pieno recupero. A tempo scaduto, con Ronaldo il Fenomeno che si alza dal proprio seggiolino, sorride e applaude. Quello che ha vissuto Daniele Verde è semplicemente qualcosa di indimenticabile. C'è il suo zampino nel pareggio in extremis del Valladolid conto l'Espanyol, sorpresa della Liga e da qualche ora addirittura in vetta alla classifica insieme ai cugini del Barcellona. Applausi sì, ma la scena alla fine è tutta di questo ragazzo classe 1996, nato a Napoli e dal sinistro non banale.
Vantaggio Espanyol al 20' del primo tempo con l esterno destro di Borja Iglesias dalla distanza che si insacca all'incrocio. Poi al 72' della ripresa ecco l'ingresso di Verde, che con una punizione dai 30 metri fa impazzire tutto lo stadio José Zorrilla. Primo gol in campionato per lui, una conclusione che non lascia nessuno scampo neanche ad un portiere di esperienza come Diego Lopez. Una prodezza che fra stropicciare gli occhi perfino a Ronaldo, chiuso nel suo cappotto che però non gli impedisce di fare con la mano un gesto come a voler dire: "Ma che ha fatto questo?".
Prima di questo match la stagione di Verde era cominciata nel peggiore dei modi. Soltanto 45' in campo, poi un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori dai giochi. Non metteva piede sul rettangolo verde dalla gara contro il Getafe dello scorso 31 agosto, quasi due mesi fa. Dalla tribuna ha ammirato i suoi compagni, che da neopromossi hanno perso solo due volte in nove giornate. Da quando Ronaldo ha rilevato la quota di maggioranza del club, diventandone presidente, sono arrivati quattro successi e due pareggi in sette match disputati. Sarà per l'emozione, sarà per la voglia di dimostrare di essere all'altezza. Fatto sta che la classifica dice sesto posto a soli due punti dalla vetta.
L'ultimo italiano ad andare in gol con questa maglia è stato Fausto Rossi, ormai quattro anni fa. Il suo gol valse una storica vittoria di misura contro il Barcellona, ma poi a fine anno fu retrocessione. Fanno gli scongiuri, dunque, i tifosi del Valladolid. E si aggrappano anche a Verde. Lui che è arrivato la scorsa estate in prestito dalla Roma, lui che è di fatto il giocatore più pagato del club. Un segno di riconoscenza per aver preferito la Spagna alle offerte di Porto, Eintracht e Benevento. Un attestato di stima per chi, giovanissimo, era reduce da una stagione da titolare in Serie A
Con la maglia del Verona 33 presenze, pochi gol in realtà. Una retrocessione che non riesce ad evitare, la voglia di cambiare aria il prima possibile. La Spagna quello che cercava, anche a costo di salutare una famiglia che ama e la sua Roma: il Valladolid, infatti, lo ha preso con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a due milioni. Una cifra che spenderebbe più che volentieri qualora Verde riuscisse a contribuire alla salvezza. Con i suoi tiri a giro, i suoi gol con cui - ormai qualche anno fa - fece innamorare prima Bruno Conti, poi Montella e infine Garcia. Il debutto in A con la Roma nel gennaio del 2015 il ricordo più bello della sua carriera. L'emozione che vuole tornare a vivere. Con i consigli di Ronaldo, magari. Prima, però, lo deve portare alla salvezza.