Dagli "scherzetti" ai compagni di squadra, alle "carezze" agli avversari, fino a incontri ravvicinati un po' più "affettuosi". E' lui, Zlatan Ibrahimovic, il "fuoriclasse" di Malmö: o lo si ama o lo si odia. Sforbiciate, colpi di tacco, tunnel e... "colpi di testa", in tutti i sensi. Quello avuto ieri con l'ex Palermo e Roma Simon Kjaer durante Fenerbahce-Manchester United è solo l'ultimo di una lunga serie e non c'è squadra che Zlatan non abbia risparmiato.
Nel 2004 Ibrahimovic firma per la Juventus portandosi dietro da Malmö e Amsterdam la fama di talento dal carattere fumantino... Motivo? Ci impiega poco a uscire fuori. Il gol agli Europei del 2004 contro l'Italia testimonia che il talento non si discute, per il carattere si è dovuto attendere qualche mese in più. Il 20 aprile del 2005 è Sinisa Mihajlovic a "testare" per primo Ibrahimovic, o meglio, è Ibra a "incornare" l'attuale tecnico del Toro: i due cadono a terra e il "ragazzino" svedese fa capire subito di che pasta è fatto. Per il primo rosso diretto bisogna attendere il1 febbraio 2006. Protagonisti Ibra e Olivier Dacourt. Dopo una serie di spinte reciproche i due finiscono anzitempo la gara. Di questo amore di Zlatan per il contatto fisico ne sa qualcosa anche Jonathan Zebina, che nel 2006, a seguito di qualche entrata di troppo e di una testata, scatena l'ira dello svedese: destro secco e avversario al tappeto.
Evidentemente i francesi non vanno proprio d'accordo con l'ex Juve, Inter e Milan. Dopo poche settimane è il turno di Patrick Vieira. Ibra non gradisce un passaggio sbagliato durante una partitella, Vieira non gradisce la reazione del "moccioso". Fabio Capello è costretto a separarli: è il 27 aprile del 2006. A luglio dello stesso anno Ibra passa nell'Inter e si fa subito riconoscere... Litigio con Andrea Sottil il 15 ottobre del 2006 durante la gara tra i nerazzurri e il Catania e per Zlatan scatta la "sindrome del lama": sputa o non sputa? Comunque sia il difensore catanese non la prende bene... Il 21 gennaio del 2009 è il turno del quarto francese, durante Inter-Roma, quarti di Coppa Italia. Stavolta è Mexes a far sentire i tacchetti a Ibra, con una dura entrata, provocando la reazione dello svedese: rosso per Philippe. Il 13 marzo del 2011 è il turno di Marco Rossi, allora difensore del Bari. La manata di Ibra procura qualche "dolorino" allo stomaco del difensore biancorosso e manda lo svedese anzitempo a fare la doccia.
Nel 2010 Zlatan passa nell'altra sponda di Milano. Lì incontra Oguchi Onyewu, gigantesco difensore afro-americano. I due non si amano e lo fanno capire il 5 novembre del 2010. Brutta entrata di Ibra in allenamento, Onyewu non gradisce, il resto è una storia nota... Zlatan e Oguchi vengono separati da 10 compagni e finiscono all'ospedale con qualche costola fratturata. Il 14 novembre è la data dello scontro diretto con la ex, l'Inter, e dell'incontro ravvicinato con Marco Materazzi: "carezze" per tutto il derby, fino all'entrata da taekwondo che stende il difensore nerazzurro. Nel 2011 Zlatan mette nel mirino niente meno che Rino Gattuso. Il centrocampista calabrese "ringhia" durante una partitella, stuzzicando Ibra: non la passerà liscia. A fine allenamento la vendetta: Gattuso finisce nel cassonetto della spazzatura, tra le risate generali.
Il 5 febbraio del 2012 protagonista è un altro compagno di squadra dello svedese. Antonio Nocerino ha una discussione accesa con Salvatore Aronica, durante Milan-Napoli. La classe di Ibra si riconosce anche nelle "carezze". Manata "no-look" al difensore palermitano, che, a sua volta, schiaffeggia Nocerino: immagini da oscar. Rosso diretto per Ibra, stavolta da applausi.Come da applausi è la scenetta tra Zlatan e Joey Barton del 27 febbraio del 2013, durante un PSG-Olympique Marsiglia. Fallo di Ibra che "sbraccia" con Barton che cade a terra. L'inglese si rialza e comincia il battibecco... il "becco" di Zlatan, si sa, è più lungo, e Joey comincia a mimarlo con le dita della mano: il fuoriclasse di Malmö incassa borbottando.
Decisamente più pericolosa, e meno bella da vedere, la scena del 2 novembre del 2012, che vide protagonista Ibrahimovic e Stéphane Ruffier, portiere del Saint Etienne. Nuova entrata da taekwondo e esito scontato: rosso diretto. Memorabile anche il "ceffone" sferrato a Kevin Prince Boateng il 1 marzo 2011, per festeggiare il gol del 2 a 0 al Napoli e "calcio nel sedere" rifilato a Wilhelmsson sempre nel marzo del 2011: il compagno di Nazionale osa pestargli un piede. In chiusura di questa rassegna non si può non citare la breve parentesi di Ibra al Barcellona, conclusa nel 2010 con un incontro ravvicinato e carezze stavolta veramente affettuose. I fotografi immortalano Zlatan e Gerard Piqué nei parcheggi del Camp Nou in una posa discutibile. Di cosa parlassero i due non è dato a sapersi, ma questa è un'altra storia...