Muriel is back. Dopo un erasmus a Siviglia durato un anno e mezzo, l’attaccante colombiano è tornato in Italia pronto a rilanciarsi con la maglia della Fiorentina.
Sono passati 8 anni da quando Luis incantava tutti con la maglia del Lecce. Stagione 2011-12, la prima in Serie A: “Era giovane, ma già si vedeva che era un giocatore sopra la media” racconta Daniele Corvia, ex compagno di Muriel a Lecce e oggi attaccante dell’Aprilia in Serie D. Il doppio passo tra le specialità della casa: “Talento puro, ogni tanto durante gli allenamenti mi fermavo a guardarlo”. Da quelle parti erano convinti di aver visto il nuovo Ronaldo: “Era incredibile. Aveva le stesse movenze, una potenza pazzesca nelle gambe e una capacità di controllare il pallone in velocità che ti lasciava a bocca aperta”.
Sette gol in ventinove presenze: “Mi ricordo due partite in particolare nelle quali ha fatto il fenomeno vero e proprio, contro la Roma e contro il Siena. Le ha vinte da solo”. In panchina prima Di Francesco, poi Cosmi: “Ma quando hai giocatori del genere non devi dargli troppe indicazioni tattiche”. Anche se: “Non aveva subito il posto da titolare, all’inizio mi ricordo che era arrivato un po’ sovrappeso”. Ahia: “Tendeva ad ingrassare, forse non era abituato agli allenamenti italiani. Poi con Cosmi abbiamo giocato a due punte e non è più uscito”.
Ed ecco anche i gol, uno dietro l’altro. Da Lecce a Udine e Genova, sponda Samp: 37 reti totali tra bianconeri e blucerchiati. Poi un aereo per Siviglia e nuova esperienza in Liga. Non benissimo, a dire la verità: “Forse gli è mancata un po’ di continuità”. Quella che adesso vuole ritrovare in viola: “Sono contento che un giocatore con le sue qualità sia tornato in Italia, contribuisce ad alzare il livello della Serie A. In un campionato così uno come lui potenzialmente potrebbe fare un gol a partita”. A Firenze lo sanno ma lo sapeva anche il Milan, che ha provato a portarlo in rossonero: “Vicino a Higuain sarebbe stata tanta roba, ma forse si adatta più al tipo di gioco della Fiorentina”.
Nuova vita per Muriel ma anche per Corvia, che se nove anni fa giocava e segnava con il Lecce, oggi è ripartito dalla Serie D, -3 dai playoff e un obiettivo ben chiaro: “Venendo all’Aprilia ho fatto una scelta di vita per rimanere vicino casa. Stiamo facendo una buona stagione, il presidente vuole vincere il campionato. Io spero di giocare altri due o tre anni prima di ritirarmi”. Futuro tutto da decidere: “Vorrei rimanere nel mondo del calcio, ma non so ancora con quale ruolo”. Intanto gioca e segna con l’Aprilia. E Muriel riparte dalla Fiorentina, pronto a incantare di nuovo tutti. Come ai tempi di Lecce, quando sembrava Ronaldo.
di Francesco Guerrieri