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21.00 – In una regione come la Lombardia che è la più colpita come numero di contagi e decessi in questa emergenza Coronavirus, spicca il caso di Ferrera Erbognone, una cittadina di poco più di mille abitanti in provincia di Pavia.

Il piccolo comune non registra alcun contagiato. Da qui, la decisione dell'Istituto Neurologico Mondino di Pavia, di esaminare il sangue degli abitanti per individuare la presenza di anticorpi. "Abbiamo scelto Ferrera Erbognone perché si tratta di una comunità in cui non si è ancora verificato un caso di contagio da coronavirus: di conseguenza lo studio di popolazione potrebbe fornirci risultati di una certa rilevanza che poi andranno condivisi con i virologi del Policlinico San Matteo e con il comitato scientifico della Regione Lombardia" le parole dell'ad e direttore generale del Mondino, Livio Tronconi.

20.50 – Anche la Francia lancia ora l'allarme. "I primi 15 giorni di aprile saranno ancora più difficili degli ultimi 15 giorni", ha detto il premier francese Edouard Philippe. "La battaglia è appena cominciata, voglio essere molto chiaro", ha aggiunto. Sono 319 i decessi segnalati negli ospedali francesi nelle ultime 24 ore, secondo quanto reso noto dalla Sanità. Il numero totale dei morti sale a 2.314. 

19.00 – Ai microfoni di SkyTg24 ha parlato Luciana Lamorgese, Ministro dell'Interno, che ha fatto un quadro della situazione attuale legata all'emergenza Coronavirus in Italia, ponendo l'accento su alcuni degli argomenti più delicati tra date, Europa e lavoro: "Se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto: la situazione generale mi preoccupa molto.

La situazione è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi. Questo è il momento in cui l'Europa deve dare un segnale di unità e solidarietà, perché il Coronavirus ha colpito tutta l'Europa e non solo. Questo è il momento di prendere delle decisioni anche da un punto di vista economico e finanziario, di far sentire l'unità di un'Europa che tante volte, anche su altri versanti, non è stata del tutto solidale.

Oggi abbiamo un'opportunità da non perdere, che è quella di essere tutti uniti per un solo fine. Agiremo con fermezza ma anche comprendendo il momento di difficoltà. Sono seriamente preoccupata della situazione generale che si sta man mano delineando, come Governo è stato fatto tanto perché abbiamo messo a disposizione 11 miliardi per la cassa integrazione e spero che queste risorse arrivino quanto prima perché sono un segnale importante». Infine sottolinea come «in questo periodo i reati sono diminuiti di circa il 64%".

18.20 – Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione Civile, ha diffuso in conferenza stampa il bollettino quotidiano con decessi, guariti e positivi da coronavirus: "70.065 è il totale delle persone posite, con un incremento di 3651 rispetto a ieri. 3856 sono in terapia intensiva, 26676 ricoverati con sintomi. Purtroppo oggi registriamo 889 deceduti, e un incremento di 1434 persone guarite, per un totale di 12.384".

16.40 – “Da oggi entrano in vigore disposizioni stringenti per chi fa ingresso in Italia e scrupolose misure organizzative che devono adottare i vettori e gli armatori, al fine di contrastare il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, lo stabilisce un'ordinanza firmata dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Chiunque arriva nel  territorio nazionale tramite  trasporto di  linea  aereo, marittimo, ferroviario o terrestre, è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco una dichiarazione che, in  modo chiaro e dettagliato, specifichi i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione o della dimora in Italia dove sarà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, il mezzo privato o proprio che verrà utilizzato per raggiungerla e un recapito telefonico anche mobile presso cui ricevere le comunicazioni durante l’intero periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario”, si legge nella nota.


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15.05 – Come riporta Repubblica, “l'azienda che produce il tocilizumab – il farmaco per l'artrite reumatoide, ora in corso di sperimentazione contro il Covid-19 – ha avvisato che le scorte sono finite”. A supporto dell’Italia arriva la Cina, che donerà 3mila fiale: gran parte delle fiale donate da Pechino andranno in Lombardia

15.00 – Richard Norton, direttore di The Lancet, una delle più prestigiose riviste scientifiche britanniche e mondiali, ha attaccato un duro attacco al Governo Johnson. “Non dovremmo essere nella posizione in cui siamo adesso. L’ultima settimana di gennaio sapevamo quello che sarebbe venuto. La strategia del governo è fallita, in parte perché i ministri, per ragioni che rimangono opache, non hanno seguito subito i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di fare test a ripetizione su ogni caso sospetto, di isolare e di applicare la quarantena”. Norton che poi riferisce di alcune testimonianza che gli sono arrivate dal personale medico impegno in prima linea: “È un atteggiamento criminale. Quando questa storia sarà finita, l’intera direzione dell’Nhs dovrà dimettersi”.

14.45 – A causa del diffondersi del Coronavirus, l’area metropolitana di New York potrebbe registrare un disastro peggiore di Wuhan in Cina o della Lombardia in Italia. Lo afferma il New York Times, secondo cui New York "ha avuto meno successo nell'appiattire la curva a questo punto dell'epidemia rispetto a Wuhan o alla regione Lombardia, in Italia. Non c’è comunque la certezza che il trend di crescita di positivi continui".


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13:10 – Un milione di militari riservisti per contraste l’emergenza coronavirus. È quanto prevede un decreto firmato da Donald Trump che si avvale della possibilità di richiamare quindi quei militari della riserva, appartenenti a classi in congedo. Inoltre nei prossimi giorni gli Stati Uniti decideranno se allentare le restrizioni e il distanziamento sociale, affermando però che a New York, epicentro dell'epidemia negli States, le restrizioni rimarranno invariate.  

12.25Boom di contagi da Coronavirus in Spagna. Le autorità spagnole hanno comunicato che il numero di morti nelle ultime 24 ore è stato pari ad 832, la cifra più alta del paese dall'inizio dell'emergenza ad oggi.  Il ministero della salute di Madrid ha comunicato che i contagiati sono 72.248, i ricoverati 40.630, 4.575 quelli in terapia intensiva e 12.285 i guariti dimessi. 

9:30 – Come sarà l’Italia quando tutto sarà finito? Una domanda forse prematura a cui qualcuno però sta già provando a dare una risposta, per non farsi trovare impreparato quando quel momento arriverà. Giuseppe Sala, il sindaco di Milano, ad esempio ci sta già pensando: “Sto cominciando a pensare come sarà la ripartenza. Lo so bene che è prematuro e che mi espongo alle critiche, ma ritengo che sia fondamentale essere preparati e non improvvisare” 


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Ha dichiarato il primo cittadino al Corriere della Sera: “Partendo da un dato difficilmente contestabile: non esisterà un giorno ‘uno’ in cui andremo tutti in piazza con la fanfara al grido ‘ripartiamo'. Sarà una ripartenza graduale che non esclude stop and go”

Sui possibili futuri cambiamenti: “Va modificato il sistema delle infrastrutture. In primis penso ai trasporti e la mobilità perché cambierà il nostro modo di muoverci. Il secondo: va fatto un piano per gli spazi di grande concentrazione, dallo stadio ai cinema. Pensiamo a San Siro. Non è solo il fatto di essere seduti uno di fianco all’altro, ma penso ai grandi assembramenti all’ingresso per i controlli. Niente sarà come prima, ma vedremo se qualcosa diventerà meglio di prima”, spiega Sala.  


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9:00 – Il coronavirus dilaga a d una velocità disarmante, tanto che ogni previsione può essere superata dai numeri reali. Il Corriere della Sera riporta uno studio effettuato dalla società di consulenza The European House – Ambrosetti, che ha delineato due possibili scenari sul numero dei contagiati in Italia. Il primo prevede il raggiungimento di 120mila contagiati non asintomatici per la fine di marzo, trovando poi una stabilizzazione intorno ai 150mila a metà maggio. C’è anche un secondo scenario, più ottimistico, che individua in 95mila il numero dei possibili contagi stabilizzati per metà aprile.  

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