Dopo la riunione del CONI avvenuta questo pomeriggio, sono arrivate le prime indiscrezioni sulle sentenze ai ricorsi presentati dal Chievo e dalle cinque squadre di Serie C (Paganese, Carpi, Sambenedettese, Novara e Casertana).
Il Cosenza in B: respinti tutti i ricorsi tranne quello della Paganese
Tutti i ricorsi sono stati respinti dal Collegio di Garanzia, tranne quello della Paganese che è stato accolto (il club quindi rimane in Serie C). Ciò significa che Chievo Verona, Novara, Carpi, Casertana e Sambenedettese sono al momento escluse dai professionisti. Il Cosenza vede la Serie B: il club sostuisce infatti il Chievo Verona. Manca però ancora l'ufficialità: l'ultima parola spetterà ora al Consiglio Federale che si riunirà martedì mattina.
Il comunicato del Cosenza
Questo il comunicato del Cosenza, reso noto sul proprio sito: "Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso del ChievoVerona avverso l’esclusione dal campionato di Serie B derivante dalla doppia bocciatura della Covisoc e ratificata dal Consiglio Federale del 15 luglio. Domani il Consiglio Federale della Figc, in programma alle ore 11:00, colmerà la lacuna nell’organico della Serie B".
Il prossimo step, domani, in occasione del consiglio federale, sarà l'analisi delle domande delle società che hanno fatto richiesta di riammissioni o ripescaggi. In base ai responsi e alle successive graduatorie si potrà procedere con il completamento dei organici di serie B e C.
LA NORMA CHE CONSENTE ALLE CITTA' DI NON RESTARE SENZA CALCIO
I sindaci delle città dei club bocciati potranno richiedere l'ammissione in sovrannumero in serie D attraverso una nuova società che dovrà essere accreditata dallo stesso primo cittadino in Figc, come avvenuto nel recente passato a Venezia, Bari, Parma, Palermo e Foggia. Questo grazie all'articolo 52, comma 10 delle Noif, che ha preso il posto dell'ex 'Lodo Petrucci'.
I club neocostituiti per accedere alla massima categoria dilettantistica dovranno versare un fondo perduto che sarà stabilito successivamente dalla Lega Nazionale Dilettanti (si va dai 300.000 euro in su). Tuttavia le Noif non prevedono questa formula per i comuni nei quali esiste già 'un soggetto rappresentativo della città'. In questo caso rischierebbe soprattutto il Chievo Verona che, per continuare ad esistere, dovrebbe sperare solo in un decreto straordinario del presidente federale.
Il comunicato ufficiale del Chievo Verona
"L’A.C. ChievoVerona prende atto della decisione del Collegio di Garanzia del CONI e annuncia l’intenzione di impugnare tale decisione presso il TAR del Lazio per difendere i propri diritti, ribadendo di aver sempre operato in linea con le normative vigenti e federali per l’iscrizione al campionato di Serie B 2021/22".
Figc, il comunicato del Collegio di Garanzia
"Nel giudizio iscritto al R.G. ricorsi n.76/2021, presentato in data 19 luglio 2021, dalla società A.C. Chievo Verona s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), avente ad oggetto la richiesta da parte di A.C. Chievo Verona s.r.l. di riforma e/o annullamento del provvedimento del Consiglio Federale della FIGC, di cui al comunicato ufficiale n.12/A in data 16 luglio 2021, con il quale è stato respinto il ricorso della Società ricorrente avverso il diniego della Commissione Vigilanza Società di Calcio (Co.Vi.So.C) prot n.4650/2021 in data 8 luglio 2021, dalla concessione della Licenza Nazionale per l’iscrizione al campionato di Serie B per l’anno 2021/2022 e per l’effetto non è stata concessa tale licenza. Rigetta quindi il ricorso".