Doveva essere un clásico spartiacque e così è stato: già dalla vigilia non banale, per la contemporanea (e per motivi diversi) assenza di Messi e Ronaldo;
per l'orario insolito, per la prima volta del VAR in quella che è La
partita, almeno in Spagna. E soprattutto perché da questo Barcellona-Real Madrid dipendeva in toto la sorte dell'allenatore dei blancos, quel Julen Lopetegui la cui avventura al Bernabeu è giunta al capolinea.
Sì, perché questo Barça anche senza il suo fuoriclasse più splendente non fa sconti e travolge Sergio Ramos e i suoi: 5-1, manita. Con tripletta di Luis Suarez in mezzo ai gol di Coutinho e Arturo Vidal. Marcelo, sempre lui, aveva illuso il Real segnando il parziale 2-1. Ma il turning point del match è arrivato pochi minuti dopo, con il palo di Modric a negare il 2-2 e poi, invece, il 3-1 del pistolero uruguagio. Da segnalare anche il VAR subito protagonista, con il rigore del 2-0 assegnato al Barça dopo il consulto tecnologico che ha acclarato il netto fallo di Varane sullo stesso Suarez nel primo tempo.
E adesso? Come detto,
Lopetegui chiude così i suoi 4 mesi e mezzo da incubo, cominciati quel 12
giugno con il brutto auspicio del licenziamento da Ct della Spagna. Florentino
sta già pensando al sostituto e le ipotesi più verosimili sono due: Antonio Conte subito, dopo i contatti già avviati l'estate
scorsa con il n.1 del Real Madrid che aveva pensato anche a lui per il dopo
Zidane; oppure una soluzione interna fino a fine stagione, che risponde al nome
di Santiago Solari. Uno scenario, questo, caldeggiato soprattutto
dai giocatori e in particolare da Sergio Ramos. Quel che è certo che le
prossime saranno ore decisive, con il telefono di Florentino già bollente.