Dal Cagliari al Cagliari, dalla Serie A alla Serie A. Trentadue anni dopo, Claudio Ranieri ha chiuso un cerchio, riportando i sardi nella massima serie. Stavolta non l'ha fatto con una doppia promozione come nel triennio 1988-1991, ma attraverso i play-off di Serie B, vinti in finale contro il Bari. Un'impresa, però, altrettanto storica perché il Cagliari era obbligato a vincere al San Nicola e l'ha fatto, superando sia gli undici in campo che la spinta degli oltre 58.000 tifosi presenti sugli spalti.
Un successo doppio, l'ennesima perla della carriera da allenatore di Claudio Ranieri, tornato in Sardegna dopo il lungo corteggiamento del presidente Giulini. Era dicembre dello scorso anno quando il n. 1 del club decise di esonerare Liverani dopo il ko di Palermo. Il Cagliari era dodicesimo in classifica con soli 22 punti, serviva una svolta per dare vita a una squadra costruita per tornare in Serie A appena un anno dopo la retrocessione.
Cagliari in Serie A: il successo di Ranieri
Ed ecco l'idea: riportare Claudio Ranieri. "L'ho sempre saputo che sarei tornato qui" disse allora l'allenatore che, in questi mesi, non è stato solo la guida in panchina della squadra. Con le sue emozioni ha trascinato un'intera città, senza guardare in faccia a nessuno.
"Magari non vinceremo, ma abbiamo il dovere di dare il massimo". E così è stato: dal suo arrivo in panchina il Cagliari ha cambiato marcia: 9 vittorie, 8 pareggi e solo due sconfitte. Il risultato? Play-off conquistati da quinta in classifica. Prima la vittoria nel turno preliminare contro il Venezia, poi la semifinale con il Parma e, infine, la finale con il Bari. Perle su perle per dare ancora un'emozione a quella terra tanto amata: la Sardegna.
Le parole di Ranieri dopo il successo
"Il dubbio se venire o meno era questo, riuscire o meno nell'impresa. Quest'isola mi ha fatto fare il giro dell'Europa, mi ha fatto esplodere. Venire qui senza riuscire nell'impresa sarebbe stata una delusione enorme per me". Queste le prime parole di Claudio Ranieri dopo il successo.
Altre parole le ha riservate allo spirito dei cagliaritani e della squadra: "Cosa c'è di diverso in questa squadra? Ci sono ragazzi con grande cuore. Ho detto loro che ci sarebbero state 60000 persone ma noi avremmo avuto un popolo dietro. Saremmo dovuti uscire con lo stadio in silenzio. Abbiamo fatto molto ma molto bene, come fai a non concedere occasioni a una squadra come il Bari? Cos'ho detto a Pavoletti? Non gli ho detto niente, loro sanno come disporsi".
Dunque Ranieri ha proseguito: "Parecchi cagliaritani verranno all'aeroporto, l'ho già vissuta, conosco il popolo sardo e so quanto vogliano bene ai nostri beniamini. La richiesta ai nostri tifosi? Non ho mai capito perché si debba tifare contro gli avversari, non devono subire questo. Loro sono stati grandissimi, degni rivali. Se rimango a Cagliari? In carriera già sono stato cogl**ne più volte, a Roma quando sono rimasto non c'era la squadra. Non ne azzecco una..."
Infine le emozioni di questo ritorno e di questo successo: "Io sono tifoso della Roma e lo sapete, non sono riuscito a vincere lì lo scudetto. Quando ho vinto lo scudetto in Premier io dicevo che il mio sogno è stato Cagliari, la mia paura era sporcare quell'immagine. Ma poi ho pensato che il Cagliari era in difficoltà, mi voleva, perché essere egoista?"