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Data: 05/08/2017 -

"Venerdi 17 vi voglio tutti vestiti di viola". Dai concerti con i Deep Purple, alle intuizioni di mercato: Cellino is back

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"Il Brescia? Una pazzia". Basterebbe questo aggettivo anche per descrivere il personaggio, Massimo Cellino: "pastaman" is back! Tre anni a Leeds sono bastati e l'imprenditore sardo più che di pasta e pizza aveva fame di calcio italiano. O forse di allenatori italiani... Già, perché tra le etichette che hanno sempre accompagnato l'ex presidente del Cagliari c'è anche quella di mangia-allenatori, ben 36 i cambi in panchina, 27 volti diversi in Sardegna. Una gara con Maurizio Zamparini e Enrico Preziosi, non a caso amici... Tante le scoperte in panchina. Dall'attuale ct della nazionale Giampiero Ventura, all'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, senza dimenticare Oscar Tabarez, Carlo Mazzone e Marco Giampaolo.

Sposato con Francesca, padre di tre figli, diplomato in ragioneria, appassionato di golf e chitarra, Cellino acquistò il Cagliari nel 1992. Fiuto per gli affari e per il talento, il presidente oltre a flop clamorosi ha scoperto giocatori in tutti gli angoli del mondo. Uno su tutti? Fabian O'Neill, genio e sregolatezza per eccellenza. Ma non è il solo... Da Lulù Oliveira, Dely Valdes e Francesco Moriero a David Suazo e Radja Nainggolan, le intuizioni geniali di Cellino hanno regalato grandissimi protagonisti alla serie A e diversi milioni (o miliardi) alle casse del club sardo. Fuori dal campo? Personaggio totale. La lacrima gettata contro gli avversari dei rossoblù, veniva puntualmente immortalata dalle telecamere. Per non parlare del numero 17, una vera fobia: divieto assoluto a qualsiasi calciatore di indossare quella maglia e allo stadio il posto numero 17 lasciava spazio al 16-bis. Arrivò persino a far vestire di viola i tifosi in occasione di una partita giocata di venerdì 17.

Amore e odio con i tifosi del Cagliari, club guidato per 22 anni. La tanto contestata cessione di Daniel Fonseca al Napoli portò al sorprendente 5 posto con la qualificazione alla Coppa Uefa, grazie a una delle prime intuizioni, Carlo Mazzone: era il 1993. L'anno dopo la finale sfumata di un soffio rimane il punto più alto della gestione "celliniana", ma anche il più grosso rammarico. Poi l'altalena, con le due retrocessioni del 1997 e del 2000, la salvezza miracolo del 2008 e le splendide stagioni targate Allegri. E intanto con i suoi "Maurilios" Cellino sfogava la voglia di rock: memorabili i concerti con il bassista Roger Glover e il batterista Ian Paice dei Deep Purple. Epica la battaglia per ottenere un nuovo stadio, conclusa con l'arresto cautelare del 2013 per la vicenda "Is Arenas". Solo un anno dopo il saluto al suo amato Cagliari. "Guidavo una 500, ora ho una Ferrari": si trattava del Leeds.I congedi non sono mai stati il suo forte...

Ne sa qualcosa Nedo Sonetti: "Tra i motivi del licenziamento c'erano le scarse condizioni igieniche delle strutture. Che dovevo fare, mettere la carta igienica nei cessi?". Anche Marco Giampaolo, Attilio Tesser e Edy Reja non hanno chiuso nel migliore dei modi il rapporto: Cellino o lo ami o lo odi. Adesso Brescia, tra partite di golf, concerti rock e intuizioni di mercato riparte una nuova "era" Cellino: quale sarà il prossimo "colpo di scena"?




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